Decreto Sisma: se non cambia FI occuperà il Consiglio

Forza Italia minaccia di occupare in modo permanente l’aula del Consiglio regionale d’Abruzzo se il decreto sisma non verrà modificato.

Il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri annuncia che se il Decreto Sisma non verrà immediatamente rivisto e corretto, reinserendo i Comuni esclusi, come Penne, e dando certezze finanziarie ai Comuni per la fase della ricostruzione pubblica, il suo partito occuperà in modo permanente l’aula del Consiglio regionale paralizzando così i lavori dell’Assemblea sino a quando non verrà garantito il risarcimento e il sostegno all’Abruzzo e alla provincia di Pescara.

Il capogruppo Sospiri afferma che “Se il Governatore D’Alfonso non è in grado di difendere gli interessi e le necessità del territorio che amministra dovrebbe trarre da solo le opportune conclusioni. Dopo la votazione in Commissione degli emendamenti al Decreto Sisma, rimaniamo esterrefatti da alcune delle decisioni assunte che rappresentano il vergognoso disprezzo con cui il governo nazionale del PD si confronta con le tragedie sisma-neve che l’Abruzzo ha subito. Partiamo dall’allargamento ‘politico’ del cratere sismico: l’esclusione, al momento, delle città di Penne, Catignano e Civitella Casanova dal Cratere Sismico, rappresenta una decisione arbitraria, folle e criminale rispetto ai sacrifici che stanno affrontando gli amministratori e cittadini di questi comuni. Sono realtà che hanno subito danni enormi dal sisma agli edifici pubblici e di culto e hanno ad oggi oltre il 30% di case private inagibili. Tale scelta, se confrontata con l’inclusione nel Cratere Sismico, invece, del comune di Farindola, la cui immane tragedia è legata a una valanga e alla calamità naturale della neve e non certo al sisma, fa comprendere come il PD per la provincia di Pescara abbia attuato una logica ‘politica’ che non include nel Cratere Sismico i comuni con danni reali legati al terremoto e piuttosto include un comune che non ha danni legati al sisma, che va certamente aiutato, ma non a discapito della verità. Ci pare che qualcuno voglia lavarsi la coscienza dalla tragedia accaduta a Farindola con questa scelta. Poi: nessun aiuto di fatto viene garantito ai comuni che hanno affrontato l’emergenza della ‘calamità neve’; restano gli esigui finanziamenti iniziali totalmente insufficienti a far fronte alle spese sin qui sostenute per le somme urgenze che i sindaci hanno affrontato con un coraggio che andava premiato facendo sentire loro la presenza dello Stato; né vi è alcuna misura che permetta l’alleggerimento degli impegni di bilancio per far sì che le amministrazioni locali possano far fronte alle urgenze di messa in sicurezza e ripristino di frane, strade e scuole. Bocciare gli emendamenti proposti, non solo da Forza Italia e dalle altre opposizioni, ma anche da altri parlamentari di maggioranza abruzzesi, dimostra quanto il governo nazionale del PD sottovaluti la tragedia neve-sisma che l’Abruzzo ha subito. Ovviamente  non accetteremo questi soprusi nei confronti dei Comuni che hanno subito il danno del sisma e della neve senza combattere duramente: se non saranno apportate le modifiche correttive per ripristinare correttamente il cratere sismico e dare certezza di finanziamenti ai comuni per la ricostruzione pubblica in fase di approvazione in aula del decreto D’Alfonso può sapere da oggi che il Consiglio Regionale sarà occupato permanentemente da noi fin quando non sarà posto rimedio a questa gigantesca ingiustizia nei confronti dell’Abruzzo e della provincia di Pescara”.