Crollo Casa dello Studente: “La Regione si chiama fuori”

Crollo Casa dello Studente: “La Regione si chiama fuori e tenta di sfuggire dalle proprie responsabilità civili”. A denunciarlo, in una nota, l’avv. Wania Della Vigna nel giorno in cui slitta nuovamente l’udienza civile a L’Aquila.

Una causa indotta da Della Vigna in rappresentanza delle 11 vittime del crollo della Casa dello Studente nel sisma del 6 aprile del 2009, contro la Regione e L’Azienda per il diritto allo studio. Dal canto suo la Regione scarica tutte le responsabilità allo Stato e per competenza il Ministero Istruzione, Università e Ricerca, L’Università degli studi de L’Aquila, l’Angelini Farnaceutica e gli imputati già condannati in due gradi di giudizio, in attesa che venga fissata l’udienza in Cassazione,  e  all’Adsu:

La Regione Abruzzo – scrive nella nota Wania Della Vigna – consapevole di essere tra le regioni a più alto rischio sismico, anche a seguito degli eventi sismici del maggio 1984, fin dal 1986 ha promosso una serie di studi e ricerche per definire adeguate politiche finalizzate alla riduzione del rischio, attraverso un protocollo d’intesa con il Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti del CNR”. La Regione Abruzzo condivide e fa proprio il convincimento dell’intera comunità scientifica nazionale e internazionale secondo cui è moralmente, socialmente ed economicamente più importante intervenire adeguatamente e con senso di responsabilità prima che si verifichi un evento calamitoso . Non solo- prosegue la Della Vigna –  la Regione Abruzzo nel 2003 la Regione Abruzzo, commissionava alla Collabora Engineering S.p.A. (poi divenuto Abruzzo Engineering) un lavoro di censimento di tutti gli edifici regionali. Lo scopo, profetico, consisteva nel valutare la resistenza di tali edifici nel caso si fosse verificato un sisma. Un lavoro notevole durato tre anni. Nel 2006 tutti i dati erano disponibili: lista degli edifici, problematiche e carenze strutturali, dati tecnici, anni di costruzione, interventi di ristrutturazione e costi necessari per la messa in sicurezza. L’elaborato è visionabile sul sito del S.I.G.E.O.I.S. (Sistema Informativo per la gestione degli Edifici  e delle Opere Infrastrutturali Strategiche). Dati letti, analizzati e studiati a fondo. Un lavoro fatto di studi e sopralluoghi costato alla Regione Abruzzo 5 milioni di euro. In detto censimento la Casa dello Studente era descritto come “edificio con gravi criticità strutturali”.

Secondo Wania Della Vigna La Regione Abruzzo è responsabile, innanzitutto, per aver destinato un immobile “con gravi criticità strutturali” (come risultava dai rilievi di Abruzzo Engeenering e dal Rapporto Barberi custuditi nei cassetti della Regione Abruzzo) a Casa dello Studente, per aver omesso di eseguire opere di manutenzione,  ristrutturazione ed adeguamento strutturale dell’edificio; è responsabile per aver consentito l’esecuzione di opere che hanno ulteriormente aggravato la stabilità e reso più fragile l’edificio; è responsabile per aver omesso di eseguire controllo e vigilanza sull’edificio di cui aveva la custodia e, comunque, in quanto ente proprietario è responsabile per il crollo.

Il servizio del Tg8:

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Luca Pompei: