Coronavirus Abruzzo: Teramo, per il 1° maggio le Virtù da asporto

Il Comune di Teramo ha tracciato le norme di comportamento, in tempo di emergenza coronavirus, per il ritiro in sicurezza delle Virtù da asporto, piatto simbolo del primo maggio.

In una doppia tabella l’Amministrazione comunale ha riassunto il vademecum rivolto sia ai ristoratori che venderanno il tradizionale piatto della festa che ai clienti.

I punti di cui è composto richiamano, in gran parte, le disposizioni contenute nella recente ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio per il ritiro di cibo da asporto nei locali. Ovviamente sono necessari prenotazione e appuntamento per evitare assembramenti davanti ai ristoranti e tanto più al loro interno.

Gli spazi di consegna delle Virtù saranno accessibili da un solo cliente alla volta ed è assolutamente vietato il consumo sul posto della pietanza.

Inoltre in vista della festa, verranno donate cinquanta porzioni di virtù teramane alle famiglie in difficoltà, a donarle  al Comune di Teramo, Marcello Schillaci, ristoratore della Cantina di Porta Romana, custode dell’autentica cucina teramana e “padre” del disciplinare che nel 2011 ha cristallizzato la ricetta del piatto tipico del primo maggio.

Marcello Schillaci Ristoratore: “Quest’anno più che mai ho sentito il bisogno di condividere secondo il principio originario del tradizionale piatto teramano, un autentico rito propiziatorio che in passato veniva condiviso con le famiglie più povere”.

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