Coronavirus Abruzzo: revisioni, Cna “La Provincia di Pescara rimuova lo stop”

Gli autoriparatori, autorizzati alle revisioni associati alla Cna di Pescara, dopo la sospensione delle attività decisa dal settore Trasporti della Provincia, chiedono di revocare il provvedimento che penalizza il settore in questo periodo di emergenza coronavirus.

La Cna, in un comunicato stampa, ricorda che lo scorso 7 aprile, attraverso una comunicazione trasmessa con messaggio di posta elettronica certificata, ha intimato lo stop a tutte le operazioni relative alla revisione dei mezzi.

Nella nota si legge che la Cna chiede di “Annullare questa decisione, che in questo momento di particolare gravità per la vita del Paese altro non fa se non aggiungere insicurezza, disorientamento e rappresentare un ostacolo alla ripartenza economica delle imprese.

Una decisione anomala ed ingiustificata in quanto nelle altre province abruzzesi le operazioni di revisione nelle officine autorizzate continuano regolarmente, ovviamente nel rigido rispetto dei protocolli per la sicurezza degli operatori”.

Secondo la Cna si tratta di una decisione tanto più incomprensibile in quanto, oltre ad essere una delle pochissime fonti di sostentamento ancora possibili per una categoria che come tante altre sta vivendo giorni drammatici, la revisione periodica dell’automobile, è garanzia di sicurezza per l’automobilista. Infatti spostarsi con un mezzo non revisionato – e quindi insicuro – espone l’automobilista e la collettività intera ad un rischio ben maggiore rispetto a quello previsto dalla procedura di revisione del veicolo, operazione per cui le imprese vengono autorizzate solo dopo una serie di rigidi passaggi burocratici ed importanti investimenti economici.

Cna aggiunge inoltre che “In tutti i DPCM emanati le officine di autoriparazione e centri di revisione sono sempre stati ricompresi tra le attività non soggette a restrizioni, perché ritenuti servizi di pubblica utilità.

A seguito della proroga al 31 ottobre delle revisioni in scadenza fino al 31 luglio, alcune istituzioni locali sono andate oltre le intenzioni del legislatore, che sono sicuramente quelle di limitare la mobilità delle persone allo stretto necessario, ma non certo chiudere le attività.

Lo stop imposto dalla Provincia di Pescara contiene anche un paradosso: è infatti sufficiente recarsi in un’officina di Silvi Marina, di Sambuceto o di Francavilla al Mare per revisionare il mezzo, dato che le altre province abruzzesi – così come la maggior parte di quelle italiane, specialmente nel nord Italia – non hanno disposto alcun provvedimento restrittivo”.

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Gigliola Edmondo: