Coronavirus Abruzzo: L’assessore Verì annuncia nuovi dispositivi

Il punto della situazione sull’emergenza “coronavirus” in Abruzzo. Le dichiarazioni dell’assessore regionale Nicoletta Verì.

“Fino ad ora, senza volersi augurare nel futuro nulla di negativo, il nostro sistema sanitario ha risposto molto bene: ci siamo attivati per i percorsi alternativi secondo i protocolli di Ministero e Istituto superiore di sanità, abbiamo gestito nel migliore dei modi i casi sospetti e stiamo aspettando che arrivino i dispositivi di sicurezza, sui quali si è individuata la fonte del reperimento”.

Così l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, nel fare il punto della situazione sulla emergenza Coronavirus in Italia. La Verì ha spiegato che si è in attesa dei risultati dei test sui casi sospetti di ieri in Abruzzo “anche se i protocolli sono scattati per precauzione”.

“Insieme al presidente Marsilio ieri all’Aquila abbiamo fatto una riunione molto fruttuosa con prefetti, sindaci presidenti dei comitati ristretti e con l’Anci per evitare che ci si muova con decisioni individuali e non condivise – ha continuato -, poi abbiamo avuto un confronto molto sereno con il governo per recepire la ordinanza che indica le linee guida per le Regioni che non hanno casi positivi, sulla quale abbiamo indicato alcuni nostri suggerimenti mentre l’altro ieri abbiamo inviato una circolare ai direttori generali delle quattro Asl abruzzesi che definisce le modalità di intervento sanitario in modo che tutti sanno cosa fare, sempre alla luce delle direttive di Ministero e Istituto superiore”. La Verì ha sottolineato che “riflettendo sul lavoro fatto finora ho constatato che ci siamo attivati il 23 gennaio scorso, quindi oltre un mese fa, su una problematica che ha un forte impatto sociale”. “Stiamo anche verificando le strutture per integrare l’assistenza in riferimento alle quali abbiamo ipotesi concrete in campo, insomma ribadendo che non bisogna fare allarmismi e non dobbiamo farci prendere dal panico – ha concluso -, siamo pronti ad ogni evenienza. Nella speranza che la emergenza si attenui”.

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