Chieti: transcollinare in stato di degrado

A Chieti la strada transcollinare, che collega il capoluogo a Pescara, piena di buche, avvallamenti, segnaletica illegibile, rifiuti e alberi cadenti.

Un nostro telespettatore ci segnala una situazione di degrado che riguarda la transcollinare che collega Chieti a Pescara. Vi riportiamo integralmente la lettera giunta in redazione.

“Inizialmente avevo deciso di scrivere questa mail per denunciare una delle (oramai troppe) situazioni di degrado … da cui siamo purtroppo circondati …nel silenzio generale o meglio nella rassegnazione che è di gran lunga peggio. Ogni giorno mi trovo a percorrere la transcollinare che collega Chieti al casello autostradale dell’A 14 ed all’asse attrezzato Chieti-Pescara per recarmi al lavoro. Mi sembra superfluo evidenziare l’importanza di tale arteria stradale non solo per chi abita nella parte alta della città di Chieti ma anche e soprattutto per tutti i cittadini che dai paesi del nostro entroterra devono recarsi per motivi di lavoro di studio o di svago presso le due città capoluogo o nei numerosi centri commerciali della Valpescara e che rappresenta la principale via d’accesso all’ospedale clinicizzato ed al campus dell’Università D’Annunzio presso cui si recano utenti da ogni parte della regione e non solo. E’ veramente imbarazzante dover constatare ogni giorno lo stato di degrado in cui versa la strada che mi trovo a percorrere: piena di buche, avvallamenti , cartelli illeggibili, sbiaditi, cadenti o pericolanti, arbusti di ogni genere sul ciglio della carreggiata quando non si tratta addirittura di rami penzolanti ed a rischio caduta …per non parlare del viadotto che costeggia l’ospedale clinicizzato e l’università i cui piloni hanno già perso parte del cemento che ricopre i ferri di cui è composto e la cui carreggiata risulta essere sconnessa in più punti e con una vegetazione ai margini che cresce sempre più rigogliosa. La giustificazione che sento  ripetere come un mantra è che non ci sono soldi per intervenire… capite??? Non ci sono soldi!!! Per una strada percorsa da migliaia e migliaia di veicoli ogni giorno, che serve una popolazione di diverse centinaia di migliaia di persone, che collega l’Abruzzo interno con la città di Chieti, l’ospedale, l’università, l’autostrada adriatica e l’asse attrezzato per raggiungere Pescara… NON CI SONO SOLDI!!!! Non ci sono soldi neanche per accendere i lampioni (che pure ci sono) e sono spenti oramai da oltre otto anni ? NON IMPLEMENTARE L’ILLUMINAZIONE (che mi aspetterei essere massicciamente presente almeno negli svincoli per l’ospedale, l’università Chieti scalo e Chieti Tricalle) MA SEMPLICEMENTE ACCENDERE I LAMPIONI ESISTENTI E’ CHIEDERE TROPPO? OPPURE DOBBIAMO COME AL SOLITO ASPETTARE IL VERIFICARSI DI QUALCHE TRAGICO EVENTO PRIMA D’INTERVENIRE? Sapete in realtà l’indignazione è venuta meno proprio oggi. Il mio sguardo si è soffermato sulla carcassa di un povero animale (credo un cane) che avevo già notato da circa un mese o forse più lasciato lì…sul ciglio del viadotto che costeggia l’ospedale . Devo confessarvi che ho quasi pianto…nel vedere quella povera bestia …in quell’avanzato stato di decomposizione …ed ho capito … ho capito che quello che abbiamo è solo il frutto di quello che siamo e che abbiamo costruito e che i nostri amministratori non sono che lo specchio della società attuale e che l’apprezzamento su quali siano i valori e i disvalori guida ai quali dovrebbe ispirarsi una società modernamente organizzata sono purtroppo semplicemente lasciati al libero arbitrio dei singoli i quali li pongono a conduzione e giustificazione dei comportamenti quotidiani da adottare quasi sempre a seconda della propria contingente convenienza. Però voglio credere con tutto me stesso che l’altruismo e la generosità d’animo (che sono sicuro esistano ancora in qualche angolo e di cui siamo ancora capaci) guideranno prima o poi il riscatto contro l’ingordigia, l’egoismo e la volgarità dei nostri tempi. Voglio lasciarvi con un passo di una poesia di Bukowski letta molti anni fa e che mi è prepotentemente tornata in mente alla vista di quello spettacolo… purtroppo tragicamente calzante… “Gli animali schiacciati che Vedo Lasciati sul ciglio dell’autostrada già morti o morenti – non li lasceremmo mica degli uomini così a spirare e marcire al sole, ci ricorderebbe troppo delle nostre deboli morti a venire che, il più delle volte passato il funerale sono di gran lunga più farsesche che profonde.” Buona giornata e soprattutto buona fortuna … a tutti noi “.

 

Gigliola Edmondo: