Chieti: sgominata la banda delle tabaccherie

Chieti: 4 albanesi, due arrestati a Frosinone, uno a Caserta ed uno scappato nel suo paese, erano i componenti di una pericolosa banda specializzata in furti.

Una decina quelli messi a segno tra Villa Caldari di Ortona, Torrevecchia Teatina ed in particolare in una tabaccheria di Crecchio completamente svuotata. Già da tempo la polizia era sulle sue tracce, in particolare da quando, durante un semplice controllo in un B&B nei pressi di Ortona, fu ritrovata una cospicua refurtiva in una camera occupata dai 4 che in quella occasione, in attesa d’indagini più approfondite, vennero soltanto indagati a piede libero. Per nulla intimoriti dal controllo, a dimostrazione della totale mancanza di scrupoli, hanno continuato liberamente a delinquere, razziando non solo tabaccherie, ma anche diversi appartamenti,  manifestando una particolare astuzia e propensione  criminale, specie nel non dare punti di riferimento, spostandosi di continuo anche in altre località italiane. Grazie alla pazienza e a tecniche investigative tradizionali, gli uomini della prima e terza sezione della Squadra Mobile di Chieti sono riusciti ad individuarli con la collaborazione dei colleghi di Frosinone e Caserta. Tre sono stati arrestati, hanno età compresa tra i 26 ed i 34 anni, uno in particolare é ritenuto particolarmente pericoloso. Manca all’appello un quarto uomo, presumibilmente rientrato in patria, ma grazie alla stretta collaborazione con la polizia locale, si confida in suo prossimo arresto. Nella conferenza stampa di questa mattina ha voluto essere presente anche il Procuratore Capo della Repubblica di Chieti Francesco Testa, come segnale forte di presenza delle istituzioni in un territorio  messo letteralmente sotto scacco da questa pericolosa banda:

“E’ risultata vincente la stretta collaborazione tra Questura e Procura – ha tenuto a sottolineare il questore di Chieti Raffaele Palumbo – grazie alla quale siamo riusciti a dare una risposta in tempi a dare una risposta alla sempre più stringente richiesta di legalità da parte degli abitanti e dei commercianti delle zone colpite.”

L’indagine é ancora aperta anche per quel che riguarda altri colpi messi a segno. A tal proposito il capo della Squadra Mobile di Chieti Francesco Costantini lancia un appello:

“Invitiamo quei cittadini vittime di furti a rivolgersi nei nostri uffici non solo per avere un quadro più chiaro dell’attività delittuosa del sodalizio, ma anche per individuare beni di propria appartenenza nella vasta refurtiva che non abbiamo ancora riconsegnato.”

IL SERVIZIO DEL TG8: