Chieti: Istituto d’Arte chiuso fino a lunedì

Chieti: Istituto d’Arte chiuso fino a lunedì, da oggi pomeriggio indagine termica da parte dei tecnici per capire le cause del crollo dell’intonaco nella sala professori.

250 alunni, oltre al corpo docente e personale Ata, erano quasi tutti presenti stamane davanti al Palazzo della Provincia di Chieti, per avere rassicurazioni circa le condizioni dell’Istituto d’Arte di Via D’Aragona dopo che nella giornata di ieri, nella sala professori al primo piano, é venuto giu’ parte dell’intonaco. Nulla di grave, per la verità, ma un campanello d’allarme da non sottovalutare rispetto al sacrosanto diritto alla sicurezza in un’epoca in cui gli Istituti Scolastici in Abruzzo, ma in generale in Italia, oltre ad essere molto vecchi, stanno pagando il prezzo di un’assoluta mancanza di controlli. In questo Istituto, ad esempio, come ha fatto notare la dirigente scolastica Paola Di Renzo, sono 30 anni che non si effettuano interventi e solo la scorsa estate sono stati svolti dei lavori per circa 99 mila euro, a causa d’infiltrazioni, sui canali di gronda e sul tetto. L’episodio di ieri, intorno alle 12.30, però, ha creato un giustificato allarme, oltre ad un indice di vulnerabilità sismica, per quanto soggettivo, particolarmente basso. Il presidio davanti a Palazzo della Provincia é stato, tuttavia, infruttuoso per l’assenza del presidente Pupillo, intervenuto telefonicamente più tardi nella riunione improvvisata nell’ufficio del sindaco Di Primio, con il quale ha concordato un’ordinanza di chiusura fino a venerdì che si estende in automatico fino a lunedì visto che il sabato e la domenica la scuola resta comunque chiusa. Con l’ingegnere della Provincia Cristini, poi, é stata predisposta un’attività di verifica sulle cause del crollo di ieri, estesa a tutto l’edificio, che partirà da oggi pomeriggio alla presenza anche di un docente, il Prof. Orsini:

“Sabato mattina faremo il punto della situazione con i tecnici – ci spiega la preside Di Renzo – alla presenza anche del presidente Pupillo e del sindaco Di Primio per valutare se estendere l’ordinanza di chiusura in base ai risultati. Certo é che – ribadisce la Di Renzo – la priorità assoluta, in questi casi, é la sicurezza dei nostri studenti, dei docenti e di tutto il personale.”

Le fanno eco i rappresentanti degli studenti:

“Noi chiediamo solo di stare tranquilli nelle nostre aule – ci dicono – e svolgere le lezioni sapendo di non correre rischi. Ci riteniamo comunque soddisfatti del percorso tracciato oggi con Comune e Provincia.”

Dal lungo processo di azzeramento di tutte le funzioni dell’amministrazione provinciale succede, come é accaduto oggi, che debba intervenire il sindaco di una città per dirimere questioni inerenti la Provincia. Tanto ha fatto Di Primio comunque in sinergia con Pupillo che ha seguito a distanza la vicenda:

“In effetti può capitare di dover intervenire in casi di emergenza – sottolinea Di Primio – visto che in Italia ormai le Province sono enti fantasma. Ma non é un problema, visto che l’ingegner Cristini é prontamente intervenuto e che con il presidente Pupillo abbiamo, anche se a distanza, trovato la soluzione, al momento, migliore per affrontare la questione.”

IL SERVIZIO DEL TG8: