Chieti: giovane accoltellato finisce in ospedale

Un giovane è ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito la scorsa notte a Chieti Scalo. La polizia sulle tracce degli aggressori.

La polizia sta indagando su una aggressione avvenuta la scorsa notte a Chieti Scalo. Un giovane manovale di 24 anni, del quale non sono state rese notte le generalità, è finito all’ospedale “Santissima Annunziata” dopo essere stato ferito, probabilmente con un coltello. Ora è ricoverato, con una prognosi di 30 giorni, per una ferita, probabilmente da difesa, ad una mano, e due ferite al torace. Il fatto si è avvenuto intorno all’una meno un quarto, davanti ad un bar che si trova di fronte alla caserma Rebeggiani, sede del centro nazionale amministrativo dei carabinieri. Il manovale pare sia stato aggredito da due, forse tre persone, con accento campano, che sono fuggite. Il ferito era in compagnia della fidanzata al momento dell’aggressione, l’allarme è stato lanciato con una telefonata giunta al 113. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura teatina, coordinati dal dirigente Francesco Costantini, stanno svolgendo indagini e stanno ascoltando le circa 300 persone che erano sul posto che stanno fornendo indicazioni utili per identificare gli aggressori. L’episodio fa seguito all’accoltellamento che lo scorso 9 ottobre, sempre nella zona dello scalo è costato la vita al quarantenne Fausto Di Marco.

IL SINDACO DI PRIMIO : ” SEGNI DI DETERIORAMENTO DEL TESSUTO SOCIALE”

Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio a proposito dell’accoltellamento avvenuto la notte scorsa davanti ad un bar di Chieti Scalo, all’agenzia ANSA ha dichiarato che “Nonostante nella nostra città ci sia un alto livello di sicurezza e tranquillità, purtroppo questo episodio, insieme al verificarsi di alcuni delitti predatori, iniziano a mostrare segni di deterioramento del tessuto sociale. E’ evidente che dipende molto anche da come vengono gestiti alcuni locali e dipende molto dalla attenzione che si pone nel conservare un livello di sicurezza anche per coloro che frequentano questi locali. Io non faccio una guerra contro la movida, perchè non è un fenomeno a poter determinare la violazione delle regole del convivere sociale. Però è altrettanto vero che il ripetersi di questi fenomeni inizia a richiedere un’attenzione diversa da parte soprattutto delle forze dell’ordine. Per parte nostra farò fare un nuovo giro di controlli su tutte le attività che possono essere soggette a questo tipo di degenerazione. Cioè innanzitutto voglio che noi si sia certi che almeno amministrativamente, perchè quello ci compete, siano in regola. Quest’ulteriore episodio di violenza, ripeto, non può essere legato alla movida ma purtroppo ad una degenerazione della società che noi abbiamo, per quello che ci riguarda farò fare un nuovo e più puntuale controllo dall’ufficio commercio e dalla polizia locale a tutti quei locali che hanno licenze che consentono di stare aperti fino a notte tarda e di fare somministrazione di alcolici in particolare. Non griderei allo scandalo  perchè l’episodio è grave perchè succede a Chieti ma non mi sembra che sia un episodio che possa far cambiare il giudizio sulla città che è una città sicura e tranquilla’. Questa vicenda ha riportato alla mente l’omicidio, verificatosi la notte del 9 ottobre del 2016 sempre a Chieti Scalo quando un quarantenne fu raggiunto da un fendente mortale, un coccio di bottiglia, alla gola: il fatto si verificò su un marciapiede, fra un kebab ed un circolo privato. Circolo del quale successivamente fu disposta la chiusura per tre mesi da parte del Questore”.

Gigliola Edmondo: