Caro mense Chieti: lo sciopero del panino

Mense-scolastiche-L'Aquila

I genitori degli alunni della scuola di via Amiterno protestano contro il caro mense con lo sciopero del panino. I bambini si portano il pranzo da casa. Lo stop della dirigente.

In via Amiterno viene posto in essere lo sciopero del panino a causa del caro mense a Chieti. La dirigente della scuola di via Amiterno, Paola Di Renzo, però, sebbene ritenga che la protesta sia giusta, non vuole che a scuola si dia vita a polemiche politiche. Ieri alle ore 16.30 quando gli alunni sono usciti dalle aule avevano ancora i panini , portati da casa, negli zaini. I motivi della protesta promossa dai genitori degli alunni della scuola della zona dello scalo sono dovuti agli aumenti disposti dalla delibera della giunta  comunale in merito alla refezione scolastica. Intanto il sindaco Umberto Di Primio, con un post su Facebook , ha comunicato che, ferma restando la necessità di coprire il più possibile i costi, dopo aver ascoltato dirigenti e rappresentanti dei genitori si cercherà di lavorare insieme a loro ad una rimodulazione delle attuali tariffare.

Il primo cittadino scrive che “verrà assolutamente rivisto il menù. Non mi risulta che la qualità non sia buona, ma sicuramente i nostri figli hanno bisogno di una maggiore varietà di cibi. Quanto ai prezzi  senza toccare l’adeguamento tariffario, li stiamo rivedendo in base alla fascia di reddito prevedendo esenzioni e riduzioni”.

Dai banchi dell’opposizione  arrivano nuove critiche. Il consigliere Luigi Febo dice che questa è una retromarcia mediante la quale il Sindaco “Prende in giro i cittadini perché sa che non può più modificare la delibera ma deve solo annullarla ripristinando le vecchie tariffe per il prossimo anno”.

I consiglieri Alessandro Marzoli ed Enrico Raimondi ricordano che da diversi mesi l’osservatorio mense Abruzzo chiede l’istituzione della commissione mensa a Chieti e chiedono perché non è mai stata creata . Chiedono ,infine,di annullare la delibera di giunta numero 163 del 3 maggio 2016 e di adottare un altro provvedimento che mantenga invariate le tariffe fissate per l’anno scolastico 2015/2016 e non penalizzare le fasce di reddito da € 5.038,01 a € 10.076,00.

E poco fa abbiamo raccolto anche lo sfogo di una mamma in particolare la quale ci ha scritto chiedendo di poter dire la sua sulla vicenda del panino negato. Si firma e parla anche a nome di altre mamme Guendalina Giannini: “Siamo le mamme del panino e ci teniamo a precisare che noi siamo stiamo solo lottando per i nostri figli e senza nessuna bandiera politica. Il nostro scopo è di far capire al Comune e a tutti gli organi interessati che noi siamo stanche di abbassare la testa. Noi non stiamo facendo questo per interessi personali o politici ma per i diritti dei nostri figli di avere un pasto di qualità e di buon gusto … i nostri figli sono già in trincea perché sono loro che mangino in mensa e noi genitori stiamo comodi a casa nostra…Per cui ci dissociano noi da tutti quelli che vogliono strumentalizzare la nostra protesta. GRAZIE MILLE”.