Carenza pediatri in provincia di Pescara. Pettinari: “La Regione risolva”

Il vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, esponente del Movimento 5 Stelle, lancia un appello alla Regione e torna a chiedere che, in provincia di Pescara, venga risolto il problema della carenza di pediatri di base.

Il vice presidente Pettinari, dopo che alcuni mesi fa aveva interessato sia la Asl di Pescara che l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì sulla delicata situazione di Scafa e degli altri comuni del Pescarese, questa mattina, insieme a una gruppo di genitori, è tornato a denunciare il caso nel corso di una conferenza stampa.

Pettinari ha detto che “Avere il pediatra di base e poter scegliere quello più adatto alle proprie esigenze è un diritto per il bambino e per i suoi genitori. Eppure nella provincia di Pescara questo diritto sembra non essere così scontato. Da circa un anno alcune famiglie di Scafa, e dei circa 13 comuni del territorio, a causa del pensionamento di due medici non rimpiazzati, si sono ritrovati assegnati a pediatri che hanno abbondantemente superato il tetto massimo dei pazienti ammissibili e sono in deroga.

Ho scritto mesi fa alla Regione per rappresentare questa situazione, ma di tutta risposta invece che assegnare nuovi pediatri ci si è limitati a derogare il tetto massimo di pazienti ammissibili degli unici medici rimasti. Così si sono venute a creare liste di pazienti stracarichi di bambini e genitori che si sono visti assegnati  agli unici due pediatri in attività. Se aumentare il tetto massimo dei pazienti ammissibili poteva essere una soluzione per tamponare l’emergenza, certo non può diventare una condizione stabile, perché viene da sé capire che l’offerta del servizio, con un sovraccarico di pazienti così evidente, non può essere come averne meno.

Quando parliamo del pediatra parliamo di una figura indispensabile che è riconosciuta dal Sistema sanitario nazionale e che ha l’importante compito di prevenzione individuale, diagnosi, cura, riabilitazione ed educazione sanitaria. Figure professionali mediche specializzate formate per offrire la tutela della salute per tutto l’arco della crescita e dello sviluppo nei confronti di bambini ed adolescenti. Non possiamo pretendere che questi medici lavorino con un simile sovraccarico e non possiamo chiedere a queste famiglie di accettare questa situazione che desta loro grande preoccupazione. Ora queste famiglie devono essere rassicurate dalla Regione Abruzzo che deve intervenire sulle Asl affinché la questione si risolva in via definitiva.

Bisogna assegnare subito nuovi pediatri trovando un giusto accordo con il comitato di rappresentanza dei pediatri per ristabilire una quantità congrua di pazienti per ognuno.  Siamo tra l’altro in un particolare momento in cui il COVID-19 mette in luce la necessità di una maggiore presenza di medici pediatri sul territorio. Non si può rimanere fermi davanti a queste problematiche e davanti alla richiesta di genitori preoccupati. Auspico che in tempi brevi si dia una risposta adeguata alla carenza dei pediatri sia nel territorio di Scafa che in tutta la regione Abruzzo”.

Sulla carenza di pediatri nella Val Pescara la parlamentare del Movimento 5 Stelle Daniela Torto presenta una interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza:

In una nota il deputato Torto afferma: “Questa mattina è stata pubblicata la mia interrogazione parlamentare rivolta al Ministro per la Salute sui pediatri di libera scelta in Abruzzo per chiedere quali sono i dati sul numero di assistibili e la numerosità di assistiti dei singoli pediatri di libera scelta delle Asl nella regione Abruzzo, a partire da quella di Pescara.

L’interrogazione nasce proprio da una petizione – la n. 803 –  presentata al Senato della Repubblica da una mamma della provincia di Pescara, la signora Silvia Gioffrè da cui si evincerebbe che nel distretto sanitario di appartenenza, siano presenti solo 2 pediatri per servire gli iscritti al servizio sanitario nazionale di 13 comuni, mentre i bambini di età compresa tra 0 e 6 anni siano circa 1200 a cui si aggiungono circa 3000 bambini di età compresa tra 0 e 13 anni.

Se la situazione fosse davvero questa allora i pediatri sarebbero insufficienti in quanto possono acquisire un massimo di 800 assistiti. Di conseguenza alcuni genitori, al fine di ovviare ad una situazione di effettivo sovra numero di assistiti per ogni pediatra, potrebbero optare per spostare la scelta di assistenza del bambino di età oltre i 6 anni presso un medico di medicina generale per non incorrere in probabili disagi.

Proprio per questo ho deciso di volerci vedere chiaro, sia sulla sul rapporto numero di pediatri-assistibili della zona di Scafa e della Val Pescara, ma anche di tutto l’Abruzzo. Quel che è certo è che la carenza di medici esiste e non deve ricadere sulle famiglie.”