Carenza idrica, Blasioli: “Più acqua e meno incarichi”

“Ci sono circa 110 mila famiglie senz’acqua in ventidue comuni delle province di Pescara e Chieti ma il Cda dell’Aca pensa agli incarichi”: il consigliere del Partito Democratico Antonio Blasioli ha presentato una interpellanza urgente in Consiglio regionale ed ha chiesto l’intervento dell’Arera, dell’Anac e dell’Aran.

Blasioli, insieme ai consiglieri comunali di Pescara Piero Giampietro e Stefania Catalano, chiede che sia fatta chiarezza su quanta acqua arriva, quanta se ne perde e quanta viene effettivamente consumata. Chiama in causa oltre al Consiglio regionale l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l’Autorità nazionale anti-corruzione e l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

Blasioli afferma che “L’Aca, neppure in periodo di pandemia da Covid 19, riesce a porre rimedi temporanei alle tante criticità legate alla carenza idrica in provincia di Pescara. Il Consiglio di amministrazione della Società, nonostante la situazione di mancanza di liquidità, ha deliberato il raddoppio della figura del Direttore generale e ha deciso di sottoporre all’assemblea dei soci lo sdoppiamento delle funzioni di Direttore generale dell’Area Tecnica e Direttore generale dell’Area Amministrativa e l’attivazione di concorsi per Dirigente invece di un concorso per Direttore generale.

Inoltre si registra la permanenza, oltre i limiti di legge (67 anni) di un ingegnere responsabile dell’ufficio gare che il Cda ritiene infungibile benchè ci siano in servizio funzionari che hanno ricoperto quel ruolo in passato e funzionari che potrebbero ricoprirlo”.

I consiglieri Giampietro e Catalano chiedono, inoltre, che l’Amministrazione comunale invece che “fare proclami intervenga per aiutare i cittadini ad affrontare le tante emergenze che la carenza idrica comporta. Una situazione emergenziale che non consente alle famiglie di programmare le proprie attività visto che, quando l’Aca annuncia interruzioni del flusso idrico, il servizio viene ripristinato spesso in ritardo o in orari diversi da quelli annunciati“.

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