Abruzzo: controlli del Nas in ristoranti e centri commerciali

I carabinieri del Nas, nel corso di controlli in ristoranti e centri commerciali abruzzesi, hanno riscontrato sporcizia diffusa, insetti, cattiva conservazione degli alimenti, violazioni nelle informazioni alla clientela e irregolarità di vario genere.

Per tutto il periodo delle festività natalizie, i militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, conducono in tutto l’Abruzzo una serie di controlli sulla rete della ristorazione presente nei centri commerciali delle quattro province, particolarmente frequentati, per garantire la tutela della salute dei consumatori e bloccare ogni forma di frode e cattiva pratica igienico sanitaria.

In provincia di Pescara, i carabinieri hanno segnalato all’autorità sanitaria il responsabile di un iperstore trovato in possesso di un rilevante quantitativo di alimenti (paste ripiene, prodotti da forno e affini) le cui informazioni sulla rintracciabilità erano carenti. I prodotti sono stati sequestrati per essere distrutti.

In un fast food che si trova in un’area commerciale e di svago, invece, il responsabile é stato segnalato alla Procura della Repubblica per frode nell’esercizio del commercio. E’ accusato di aver scritto sul menù che i prodotti alimentari (tra i quali gli hamburger) erano freschi mentre erano congelati.

In provincia di Teramo  un operatore del settore alimentare, attivo in un centro commerciale, vendeva alimenti surgelati spacciandoli per freschi ed è stato denunciato, all’autorità giudiziaria, per frode in commercio e segnalato all’autorità sanitaria per la vendita di prodotti ittici non rintracciabili, che sono stati distrutti.

In una panetteria-pasticceria, invece, i Nas, oltre alle carenze igienico sanitarie e strutturali di un locale deposito, il cui utilizzo è stato interdetto dal personale del Sian della Asl, hanno notato che la varietà dei dolciumi tipici venduti sfusi non era correlata alla presenza di materie prime in deposito. Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di scoprire che erano tutti di produzione industriale ma, dopo essere stati tolti dalle confezioni originali, venivano venduti per prodotti artigianali. E’ scattata, pertanto, la denuncia alla Procura della Repubblica.

In provincia di Chieti, i militari per la tutela della salute, risalendo la filiera della carne di hamburger trovata in un fast food ispezionato, sono intervenuti in un centro lavorazione carni, dove hanno sequestrato un rilevante quantitativo di materia prima di origine animale priva di informazioni sulla rintracciabilità.

In un ristorante etnico di un centro commerciale, invece, sul menù le indicazioni sull’origine congelata-surgelata degli alimenti erano riportate in caratteri di dimensioni ridottissime al punto  da essere quasi illeggibili e comunque non idonee alla corretta e leale informazione alla clientela. Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica per frode nell’esercizio del commercio.

In una pizzeria, invece, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 60 chilogrammi di alimenti vari in cattivo stato di conservazione e scoperto la presenza di insetti che strisciavano e carenti condizioni igieniche nonchè la difformità rispetto a quanto indicato in etichetta.

In provincia dell’Aquila, i Nas hanno ispezionato alcuni fast food che si trovano in un’area commerciale ed hanno riscontrato inadeguatezze igienico sanitarie, strutturali e gestionali, in tema di autocontrollo aziendale. E’ stata inoltrata segnalazione all’autorità sanitaria e contestate diverse violazioni amministrative pecuniarie.