Covid Abruzzo: a L’Aquila il maggior numero di nuovi casi

È ancora una volta L’Aquila la località abruzzese con il maggior numero di nuovi casi Covid: sono 104 quelli accertati nelle ultime ore. Rapido aumento dei ricoveri in Abruzzo.

Nel capoluogo di regione il totale dei contagi dal primo novembre ad oggi sale a 1.244. Vale a dire che l’1,8% della popolazione ha contratto l’infezione negli ultimi 19 giorni. Al secondo posto c’è Avezzano, con 48 contagi, che fanno salire il totale dall’inizio di novembre a 497. A Pescara i contagi recenti sono 21 (totale da inizio mese 515) e a Montesilvano 19 (330). Anche l’area metropolitana, considerando Pescara, Montesilvano, Spoltore e Città Sant’Angelo, supera i mille casi dal primo novembre ad oggi. A Teramo i nuovi casi sono 12 (574) e a Chieti 14 (264). A livello provinciale, l’incremento più consistente oggi si registra in provincia dell’Aquila: 372 i nuovi casi, che fanno salire il totale a 7.086. Un mese fa, il 19 ottobre, erano appena 1.367. Seguono il Chietino (+156, totale 4.248), il Pescarese (+72, 4-396) e il Teramano (+68, 5.702). Nel dato complessivo sono compresi anche 215 pazienti residenti fuori regione (+8) e 195 (-27) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

Il primario del pronto soccorso dell’ospedale dell’Aquila, Luigi Valenti, a proposito dell’emergenza la struttura aquilana vive da settimane, ha detto:

“È chiaro che c’è una sofferenza e una forte pressione sull’ospedale ma, anche se siamo in guerra, fuori non si lascia nessuno, eccetto quei pazienti che hanno le condizioni cliniche per poter rimanere in attesa in ambulanza quando si creano le file che, purtroppo, si formano quando la situazione diventa non sostenibile a causa delle tante richieste di ricovero concentrate nello stesso momento della giornata…  Stiamo utilizzando tutti gli spazi possibili, anche quello per i codici rossi tanto che siamo riusciti a raggiungere complessivamente 15-16 postazioni, dove collocare le persone che devono essere ricoverate. A brevissimo, avremo più spazio in seguito alla consegna del primo lotto di lavori di ampliamento”.

Il primario del pronto soccorso aggiunge:

“Comunque tutto ciò non è sufficiente ed ogni giorno ci inventiamo nuove cose, considerando che mandiamo a casa positivi con la polmonite ai quali prescriviamo la terapia con la Asl che poi li segue a domicilio. Non si deve creare panico, ma neppure sottovalutare il coronavirus perché non è una semplice influenza. Il virus deve essere considerato come un contagio virale, ma mettendo in atto tutte le condizioni di prevenzione che conosciamo come l’utilizzo delle mascherine, il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale. A mio avviso, bisogna potenziare e far funzionare al meglio il territorio oltre al fatto che si deve cercare di recuperare personale da utilizzare per aprire nuovi posti letto”.

Più in generale, in Abruzzo si sta assistendo ad un rapido aumento dei ricoveri: nel giro di 24 ore se ne registrano 46 in più, per un totale di 732. Si tratta di uno degli incrementi più consistenti registrati nella seconda ondata. Gli attualmente positivi al virus sono 14.862 (+472 rispetto a ieri): è ricoverato in ospedale il 4,9% delle persone al momento malate. Sale in modo repentino anche il numero dei pazienti in terapia intensiva: sono nove in più, per un totale di 74 (cioè il 10,1% degli ospedalizzati). I ricoveri in terapia non intensiva aumentano di 37 unità ed arrivano a 658. Tutti gli altri positivi, 14.130 persone, sono in isolamento domiciliare. I posti letto di terapia intensiva al momento, nelle 4 Asl, sono 151: ai 94 esistenti già prima dell’emergenza, se ne sono aggiunti 57 previsti dal piano di riordino della rete ospedaliera Covid-19, cinque dei quali attivati negli ultimi giorni. Rispetto ai 66 programmati dal piano, ne mancano all’appello nove, in corso di attivazione. Al momento sui 151 posti disponibili – senza considerare i 29 presenti tra l’Ematologia di Pescara e le cliniche private convenzionate, pure a disposizione in caso di assoluta emergenza – ne sono occupati 74, ovvero il 49%, a fronte di una soglia di allarme pari al 30%. Nel giro di una settimana negli ospedali abruzzesi sono finite altre 133 persone: il dato è aumentato di 111 unità per quanto riguarda le terapie non intensive e di 22 per le terapie intensive. Il primo novembre, il totale degli ospedalizzati era pari a 423: l’incremento, in 19 giorni, è stato di 309 unità. I guariti sono complessivamente 6.259 (+168 rispetto a ieri).