Abruzzo, Domenico Pettinari su Fb: “Le minacce non mi fermeranno”

In un post pubblicato su Fb, il consigliere regionale Domenico Pettinari, del Movimento 5 stelle Abruzzo, racconta le ultime minacce ricevute.

Particolarmente preoccupante il tono di uno dei messaggi indirizzati a Pettinari: “C’è il momento del dialogo e quello dell’AZIONE e credo che con personaggi simili il dialogo sia terminato …”. Sul social network così Domenico Pettinari racconta la vicenda:

“Ne ho subite tante. Minacce e offese di ogni genere. Ne ho parlato quasi mai. Le cose più gravi non le ho mai raccontate e non le racconterò. Quella che vi mostro oggi non è sicuramente la più grave ma è quella che oggi mi fa male. Fa male perché colpisce me e con me i tanti cittadini onesti e la parte sana della mia terra per cui combatto da anni. Questo è il modo in cui sono costretto a vivere quasi ogni giorno. Offese, intimidazioni, allusioni più o meno gravi. Addirittura qui si parla di “non usare più parole, ma di usare AZIONE nei mie confronti” . Questa è l’aria che devo respirare ogni giorno. Esco di casa e devo guardarmi le spalle. Rientro a casa e devo guardarmi le spalle. Passaggio per strada e vengo insultato da balordi e delinquenti che mi riconoscono e vedono in me il nemico da abbattere. Tutto questo solo perché sto cercando ormai da oltre 10 anni di combattere per la gente delle mie periferie. Sto cercando di combattere contro il malaffare e contro la criminalità. L’avevo messo in conto. Ho messo in conto tutto ma a volte diventa difficile. Non per questo mi fermerò. Non mi sono mai fermato e fino a quando nostro Signore mi darà la forza continuerò. Per voi. Per noi. Per i figli che verranno. Contro ingiustizie e illegalità. Perché gli ultimi si sentano meno soli. Perché i prepotenti non vincano sempre sui giusti.
Questi sono messaggi apparsi sui social contro di me. Ho voluto togliere nomi e riferimenti alle persone perché io a differenza di chi mi vuole colpire sono sempre rispettoso del prossimo e osservo il Vangelo. Prego Dio che quando esco di casa nessuno possa pensare veramente di trasformare il dialogo e le offese nei miei confronti in azioni, come oggi qualcuno scrive contro di me. Non è stato il primo e non sarà l’ultimo attacco. Sono più determinato ad andare avanti, anche se con tanto sacrificio e timore solo per la mia famiglia, perché vuol dire che sto facendo bene e soprattutto, se per taluni sono arrivato ad apparire così scomodo, forse sto facendo fino in fondo il mio dovere.