Pizzoferrato, villaggio scaricava le fogne nel Parco

La Procura di Lanciano ha disposto il sequestro delle fogne di un villaggio turistico a Pizzoferrato: scaricava abusivamente nel Parco nazionale della Majella sversando anche nel fiume Sangro.

 

Il decreto e’ stato notificato dai carabinieri di Pizzoferrato, al sindaco Palmerino Fagnilli. Il Comune è parte lesa perchè il villaggio turistico è stato realizzato e viene gestito da privati fin dalla sua nascita, negli anni Settanta. L’amministrazione comunale dovrà ora provvedere a notificare l’atto della magistratura agli occupanti e ai proprietari dei 1.600 appartamenti del villaggio turistico. Il  procuratore capo Francesco Menditto ha aperto un’inchiesta in cui è indagato Dario Carino, un 66 enne nato a Napoli e residente a Giugliano, accusato di danneggiamento, inquinamento e violazione delle leggi ambientali. L’inquisito e’ presidente del Consorzio ‘San Domenico in Silvis II’ e – scrive la Procura – ‘effettuava scarichi di acque reflue provenienti dal complesso residenziale (composto da circa 1.600 unita’ abitative, circa 110 condomini, 11 villette bifamiliari, un albergo e una piscina) nel fosso naturale (privo di impianto di depurazione e di autorizzazione) denominato ‘Fosso Piane’. Di fatto venivano deteriorate le acque del pubblico demanio con alterazioni tali da causare un danno anche grave alle acque e all’ecosistema’. I liquami del villaggio, in sostanza, come e’ stato accertato, finiscono nel Parco nazionale della Majella, nel fosso Piane e poi, tramite un torrente, confluiscono nel fiume Sangro. Irregolarita’ e violazioni che si protraggono da anni. La polizia giudiziaria e’ stata incaricata di vigilare sulla vicenda.