Chieti, rivolta per la soppressione di una sezione dell’Itis

Rivolta di genitori e studenti per la sezione C dell’Itis di Chieti cancellata al quarto anno. I ragazzi, insieme ad alcune mamme molto agguerrite, hanno manifestato davanti alla sede dell’Ufficio scolastico provinciale.

Chiedono di incontrare nuovamente il dirigente Pisu e di avere risposte chiare in merito alla soppressione della sezione C e al conseguente smistamento degli alunni nelle sezioni A e B dell’Itis Di Savoia, di fatto diventate classi pollaio. Di fronte alla porta dell’ufficio pubblico chiusa a doppia mandata e a all’indisponibilità del dirigente o del suo vice, gli animi si sono surriscaldati. Finalmente, dopo ulteriori insistenze e complice anche la presenza delle telecamere di Rete 8, la porta si è aperta e due mamme, in rappresentanza di genitori e studenti, sono state ricevute dalle segretarie, dalle quali hanno ottenuto l’impegno ad essere contattate quanto prima per un appuntamento con il dirigente.

“La situazione – dicono genitori e ragazzi – è seria, poiché la soppressione della  sezione C è arrivata al quarto anno, con buona pace della continuità didattica. Per i nostri figli è cambiato tutto: programmi, professori, aule e compagni. Senza contare che in una delle due classi c’è anche un disabile grave e quindi – come impone la legge – non dovrebbero esserci più di 20 studenti, mentre con l’immissione di alcuni dei ragazzi provenienti dalla C ne ha 26. E anche l’altra sezione, la B, si ritroverà con oltre 30 alunni, una vera e propria classe pollaio in cui praticamente si sta gli uni sugli altri e le vie di fuga sono inaccessibili”.

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Marina Moretti: