Pescara-Roma in treno: l’H2O contro il progetto di RFI

“RFI vorrebbe scavare una galleria di 13 km bucando il Monte Morrone, in pieno Parco nazionale della Majella, a monte delle indispensabili sorgenti del Giardino che con ben 1.100 litri al secondo riforniscono ogni giorno di acqua potabile decine di comuni della Val Pescara, Chieti e Pescara compresi”. L’H2O non ci sta e denuncia.

“In piena epoca di cambiamenti climatici, con l’acqua già ora razionata in decine di comuni della val Pescara, con il caso del Gran Sasso che da decenni è fonte di enormi problemi, prima con l’abbassamento di 600 metri della falda all’epoca della realizzazione delle gallerie e, fino a oggi, per la coesistenza di infrastrutture e opere di captazione idrica, evidentemente i progettisti non sono in grado di prendere atto di una cosa semplice: la Natura non può essere violentata altrimenti ne paghiamo le conseguenze”. In questi termini il Forum H2O interviene sulla proposta a firma di RFI di !costruire una galleria che bucando il serbatoio idrico del Morrone rischia di mettere a secco per sempre 500.000 cittadini privandoli di un diritto fondamentale, quello di bere”.

“Era così difficile – incalza l’H2O- consultare le mappe dei punti di captazione prima di tirare fuori dal cilindro una simile proposta che sconcerta per il livello di approssimazione che non tiene conto di fatti e norme basilari? Tra l’altro, parlando di terremoti, la nuova galleria attraverserebbe perpendicolarmente una delle faglie più pericolose d’Europa, quella del Morrone, ferma da 1850 anni e, quindi, con probabilità di attivazione che non si può certo trascurare. La presenza di faglie attive e capaci (quelle che oltre alla scuotimento possono rompere il suolo fin sulla superficie) implica vincoli pesanti per ricostruire una casetta, figurarsi per realizzare una galleria che dovrebbe durare secoli. Una faglia del genere muovendosi, a parte lo scuotimento, può provocare spostamenti di metri (con la formazione di uno scalino, per intenderci) rendendo inutilizzabile per sempre l’opera. Basta guardare quello che è accaduto alla galleria di Forche Canapine, nei pressi di Castelluccio/Norcia, con il terremoto del 2016 per capire. Riteniamo che RFI debba ripresentarsi con progetti realmente fattibili e non con livelli di progettazione surreali”.