Covid: la rabbia del commercio pescarese in piazza

Hanno scelto piazza Unione, a Pescara, i commercianti oggi in protesta: i loro negozi ancora chiusi, nei giorni in cui avrebbe dovuto iniziare lo shopping natalizio, è un danno irreparabile. Appello al Governo.

Non a caso hanno scelto la piazza che ospita il Palazzo della Regione a Pescara i commercianti oggi in protesta. Dopo la notizia di ieri pomeriggio che ha confermato altri giorni di zona rossa per l’Abruzzo gli esercenti hanno deciso di scendere in piazza, tra la gente, per manifestare la tanta rabbia per gli incassi irrimediabilmente persi. Confcommercio ha chiamato a raccolta i commercianti del capoluogo adriatico per tenere alta l’attenzione sulla crisi che sta attraversando il settore: una crisi che si trascina ormai dal primo lockdown, ma che ora alla vigilia del Natale rischia di rappresentare un punto di non ritorno per incassi e vendite.

“I commercianti ci dicono che il fatturato di questo periodo è pari al 30% del fatturato di tutto l’anno. Inoltre, va specificato che non è soltanto la filiera dell’abbigliamento ad essere in crisi, per quanto la più colpita, ma ormai tutti i settori del commercio cittadino. Al Governo chiediamo la riapertura entro 24 ore del settore del commercio – parole queste di Riccardo Padovano, presidente Confcommercio Pescara. “La rabbia delle attività economiche che rappresentiamo ha ormai superato il livello di guardia. Abbiamo manifestato pacificamente in Piazza Unione per chiedere di tornare a lavorare. Il permanere dell’Abruzzo in zona rossa malgrado abbia ormai parametri da zona arancione causerà enormi danni al settore nel momento decisivo per gli acquisti di Natale. Ogni giorno in più con i negozi chiusi è un ulteriore regalo di Natale alle grandi multinazionali che gestiscono le piattaforme del commercio on line. Amazon festeggia e ringrazia!!! Come detto, in piazza pacificamente perché vogliamo solo tornare a fare il nostro lavoro. Non vogliamo fare politica ma è chiaro che di fronte a questa situazione la politica deve assumersi le sue responsabilità per salvare il salvabile.
Lanciamo un appello forte a tutta la politica regionale, dai Parlamentari ai Consiglieri Regionali affinchè tutti, di Governo o di Opposizione, facciano squadra per fare uscire l’Abruzzo dalla zona rossa almeno da domenica come altre regioni come la Toscana”.

“Ognuno può fare la propria parte – insiste Padovano –  per fare pressione al riguardo e salvare in parte il Natale delle piccole attività commerciali per le quali i prossimi giorni sono fondamentali per evitare un autentico disastro economico.
Esiste la possibilità, concessa dall’art. 24 del Decreto Ristori, affinchè il Ministro Speranza possa derogare dalle tempistiche previste e anticipare la fuoriuscita dell’Abruzzo dalla zona rossa visti i dati confortanti degli indicatori sanitari.
Ai consumatori lanciamo un appello ad attendere la riapertura delle attività commerciali del territorio per fare gli acquisti di Natale. Anche loro con le loro scelte, evitando di portare i propri soldi fuori dal territorio con gli acquisti on line, possono aiutare il commercio locale a non morire.
Abbiamo lanciato una campagna di manifesti, messaggi social e vetrofanie con lo slogan “IO COMPRO SOTTO CASA PERCHE’ MI SENTO A CASA” proprio per far capire che la città con i suoi negozi e le sue vetrine è anche la casa di tutti i cittadini dove essi vivono, dove conoscono, dove lavorano loro e i propri figli e per questo il circuito locale va aiutato senza indugi in questa fase economica così difficile. E’ il momento di fare squadra tutti insieme per salvare le piccole attività cittadine.”