Tragedia di Casalbordino: recuperati i corpi, fascicolo per omicidio plurimo colposo

Impegnativo sopralluogo all’interno della zona dove ieri pomeriggio si è consumata la tragedia alla “Sabino Esplodenti” di Casalbordino, costata la vita a tre operai. Delicate le operazioni di recupero dei corpi. Le ipotesi di reato sono omicidio plurimo colposo e disastro colposo.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

Sarà conferito domani, mercoledì 23 dicembre alle 13 in Procura a Vasto, l’incarico per l’autopsia sui corpo dei tre operai morti ieri nell’esplosione avvenuta alla Sabino Esplodenti di Casalbordino. L’esame autoptico verrà eseguito dal dottor Pietro Falco, dirigente della Medicina legale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti, che oggi ha compiuto un sopralluogo nell’area della Sabino con il procuratore capo della Repubblica di Vasto, Giampiero Di Florio, e il sostituto Gabriella De Lucia che coordina l’inchiesta. La Procura ha aperto un fascicolo in cui si ipotizzano i reati di omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Le operazioni di recupero dei corpi si sono concluse alle 16.45 e le salme sono state trasportate all’Istituto di Medicina legale di Chieti. Terminate le attività di bonifica e messa in sicurezza del sito interessato dall’esplosione da parte degli artificieri dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.

L’area è sotto sequestro ed è attiva la vigilanza da parte della Questura di Chieti, in coordinamento con le altre forze di polizia. Concluse le attività del Centro Coordinamento Soccorso, presieduto dal prefetto di Chieti, Armando Forgione, che, attivato ieri subito dopo l’esplosione, ha continuato a operare oggi. Il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, ha condiviso con il Centro Coordinamento Soccorsi il provvedimento di revoca dell’ordinanza adottata ieri di sgombero di alcune abitazioni, consentendo il rientro nelle case di una quarantina di persone. Rimosso, inoltre, il blocco della viabilità ancora esistente sulla Statale 16 nei pressi di Casalbordino, in corrispondenza della collina in cui si trova la Sabino Esplodenti. La Regione Abruzzo ha messo a disposizione volontari specializzati nel supporto psicologico.

AGGIORNAMENTO ORE 16:40 – Terminate le operazioni di recupero dei tre corpi: particolarmente delicate e impegnative a causa dello stato in cui sono stati ridotti dalla violentissima esplosione. Riaperta al traffico la statale 16.

Iniziata intorno alle 14:30 la delicata operazione di recupero dei resti dei tre operai che hanno perso la vita nell’esplosione verificatasi ieri all’interno della fabbrica specializzata nella bonifica di materiale bellico e il recupero delle polveri da sparo. Sul luogo della tragedia, che è stata bonificata e messa in sicurezza dagli artificieri e dai vigili del fuoco, il procuratore capo di Vasto Di Florio, il Pm che coordina le indagini Gabriella De Lucia e il medico legale Pietro Falco per la ricognizione cadaverica.

Una operazione estremamente delicata a giudicare dalla portata della esplosione. Una volta recuperati i resti dei tre operai saranno portati a Chieti dove presso l’Istituto di Medicina Legale l’anatomopatologo Pietro Falco eseguirà l’autopsia.

Un tragedia quella di Casalbordino che ha gettato nel dolore e nella disperazione le famiglie dei tre operai ma anche le comunità di Guilmi e Pollutri, paesi originari di due delle tre vittime. Un tragico incidente sul lavoro che ha strappato alla vita Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino, Nicola Colameo, 46 anni di Pollutri e Paolo Pepe, 45 anni di Guilmi. Il primo lascia la compagna e tre figli; Colameo lascia la moglie e due figli; Pepe la moglie e un bimbo piccolo. Questa mattina i vigili del fuoco sono stati diverse ore al lavoro insieme agli artificieri: operazioni di messa in sicurezza rese molto complesse dall’alta temperatura del forno. Come riferito anche dal sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, gli artificieri hanno sorvolato con il drone l’area dell’esplosione attraverso anche l’utilizzo di una termocamera per verificare lo stato delle cose.

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