Covid: Abruzzo da oggi in giallo “rinforzato”, grande attesa per il primo Dpcm del 2021

Risveglio in giallo, rafforzato, per l’Abruzzo: durerà almeno fino al 15.  Rientro a scuola degli studenti delle superiori, seppure con turni in presenza al 50%. Vietati gli spostamenti tra regioni, anche se gialle. Grande attesa per il primo Dpcm del 2021.

A partire da oggi, lunedì 11 gennaio, torna la divisione delle regioni per colori. Fatta eccezione per Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto, “declassate” in arancione dall’ordinanza del ministro della Salute Speranza, la restante parte della penisola, quindi anche l’Abruzzo, sarà gialla almeno fino a venerdì 15 gennaio. Potranno riaprire bar e ristoranti, almeno fino alle 18, e ci sarà la possibilità di spostarsi anche al di fuori del proprio Comune senza dover presentare l’autocertificazione. Attenzione però perché quella in vigore fino a metà gennaio sarà comunque una zona gialla “rinforzata” che prevede cioè il divieto di spostamento tra regioni e province autonome.

Le regole in vigore nelle zone gialle.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia. Fermo restando il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, nel resto della giornata ci si può muovere liberamente all’interno del proprio comune. Si possono fare acquisti perché i negozi saranno regolarmente tutti aperti, non solo gli alimentari. A proposito di spesa, si può andare nel comune confinante con il proprio per raggiungere un esercizio commerciale “nel caso in cui presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica” che nel proprio non si trova. Pienamente operativi anche parrucchieri centri estetici. Sempre all’interno dei confini comunali si potrà fare visita ad amici e parenti o raggiungere seconde case. Resta che si può andare a trovare una persona non autosufficiente, andare a trovare o a prendere i propri figli dall’altro genitore, in caso di separazione o divorzio. Confermata la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di farmacie, tabacchi, punti vendita di generi alimentari ed edicole al loro interno. Serrande abbassate anche per piscine, palestre, teatri e cinema mentre saranno aperti i centri sportivi.

Rientro in classe, oggi, per i ragazzi delle scuole superiori in Toscana (poco più di 166 mila), Abruzzo (56.500) e Valle d’Aosta. I ragazzi rientreranno al 50% in presenza. Tutte le altre Regioni hanno scelto di rinviare il ritorno sui banchi degli studenti delle superiori in date che vanno dal 18 gennaio al 1 febbraio. Sono previsti per oggi proteste e flash mob. Questa mattina è previsto un presidio in Piazza Unione, davanti alla sede del Consiglio regionale, per rivendicare un tavolo permanente di confronto con la Regione e per un rientro a scuola del 100% degli studenti in condizioni di sicurezza. 

Grande attesa, intanto, per il primo Dpcm del 2021. Il governo prepara il primo provvedimento del nuovo anno con nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida, arrivata dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, vietando l’asporto dai bar a partire dalle 18 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale ad oggi. Ma sul tavolo c’è anche la possibilità di istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni e la possibilità di riaprire i musei, ma soltanto nelle Regioni gialle. Sono le ipotesi trapelate al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e che saranno presentate oggi alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia. L’ipotesi della conferma del divieto di spostamento tra Regioni è stata ribadita in serata anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza. All’incontro di oggi i governatori hanno già annunciato di volersi opporre a quella che sembra molto più di un’ipotesi, e cioè alla possibilità di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100 mila abitanti. 

L’unica cosa certa al momento è che il nuovo provvedimento – al quale sarà affiancato un Dl per estendere il divieto di spostamento tra le regioni – continuerà a prevedere le zone colorate e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Smentita, invece, la possibilità di istituire i weekend arancioni: le giornate di sabato e domenica, dunque, avranno le stesse limitazioni delle zone di appartenenza. Resteranno ancora chiuse palestre e piscine, così come teatri e cinema.

Il servizio del Tg8