Atri: dal 7 gennaio il “San Liberatore” recupera Chirurgia e Ortopedia

Dal 7 gennaio nel presidio ospedaliero “San Liberatore” di Atri ripartiranno le attività dei reparti di Chirurgia e di Ortopedia, e relative sale operatorie, dopo la sospensione a causa dell’emergenza da Covid-19.

L’attività delle sale operatorie potrà far ripartire anche i servizi di Oculistica che richiedevano l’anestesia generale. Una notizia salutata favorevolmente dal Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, il quale evidenzia che si tratta di un primo importante tassello per riportare alla piena operatività tutti i reparti funzionanti pre-Covid. Resterà, invece, stabilmente operativo il reparto di Riabilitazione Respiratoria nato sotto Covid: l’unico della provincia di Teramo, sarà dotato di una TAC fissa a 128 strati.

“Desidero ringraziare – dichiara Ferretti – il Presidente della Regione Marsilio e l’Assessora alla Sanità, Nicoletta Verì, per aver saputo interpretare le richieste del territorio. Con loro il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia e il direttore sanitario aziendale Maurizio Brucchi, per aver dato sollecito riscontro a tale esigenza anche in considerazione dell’importanza del presidio di Atri nell’ambito della cura delle altre patologie e dell’incisiva attività chirurgica, mantenendo così le promesse fatte”.

“L’Ospedale di Atri, come promesso, – commenta Di Giosia – tornerà più forte di prima. Non si può dimenticare quanto abbiano fatto i medici e gli operatori di Atri, sia nella prima che nella seconda fase dell’emergenza da Covid-19. Il San Liberatore è un presidio sanitario che si è distinto per le sue professionalità, per i servizi offerti e per lo spirito di sacrificio e di abnegazione degli operatori e va salvaguardato”.

“Come avevo garantito al Sindaco Ferretti e ai chirurghi atriani – aggiunge Brucchi – dal 7 gennaio questi servizi torneranno operativi. La decisione di sacrificarli è stata ovviamente temporanea, l’Ospedale di Atri serve un bacino amplissimo che va dalla costa all’entroterra e non è assolutamente mai stata presa in considerazione l’idea di ridurre i suoi servizi. Appena sarà possibile anche gli altri pochi reparti al momento fermi, torneranno operativi”.