Terrorismo: ritrovata nel Teramano porta Bataclan rubata

Terrorismo: ritrovata nelle campagne del Teramano porta del Bataclan rubata nel gennaio 2019. Indagine della Procura distrettuale Abruzzese.

Una indagine condotta in gran segreto che ha portato i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, supportarti dalla polizia francese, a recuperare un simbolo delle vittime della strage del terrorismo islamico al Bataclan, il locale notturno di Parigi, dove il 13 novembre del 2015 i terroristi hanno ucciso 90 persone: una porta della uscita di sicurezza del Bataclan, dipinta dopo l’attacco dall’artista di strada inglese Banksy, che era stata rubata da ignoti il 26 gennaio dello scorso anno, è stata ritrovata in un un casale, molto probabilmente abbandonato, della campagna teramana, tra i comuni di Sant’Omero e Tortoreto. Secondo i pochi elementi trapelati da una operazione sulla quale la Procura distrettuale dell’Aquila, ha mantenuto il massimo riserbo, nell’inchiesta c’è un indagato e non per terrorismo: si tratterebbe di un uomo di nazionalità francese residente a Tortoreto, non si sa se coinvolto come proprietario della struttura, oppure come ricettatore. Stando a fonti investigative, le forze dell’ordine nella perquisizione sarebbero andate a colpo sicuro dal momento che le informazioni sulla presenza dell’importante e simbolica opera d’arte che raffigura una ragazza dolente, proverrebbero da intercettazioni telefoniche. Come la porta sia arrivata dalla Francia in Abruzzo sarà spiegato probabilmente domani dal procuratore distrettuale dell’Aquila, Michele Renzo che terrà una conferenza stampa nell’atrio del tribunale dell’Aquila. E’ stato lo stesso procuratore con una nota inviata stamani ad informare del ritrovamento. “Il rinvenimento è avvenuto in seguito ad una perquisizione ordinata dalla Procura – ha spiegato Renzo – è stato possibile a seguito di indagini condotte dalla Procura distrettuale in collaborazione con gli organi di polizia e con la magistratura francese”. Da circa 17 mesi la polizia francese era alla ricerca della opera dedicata alle vittime della strage del Bataclan, il cui furto ha destato indignazione in Francia. Nella Val Vibrata nel settembre dello scorso anno, era scattata una inchiesta coordinata dallo stesso Renzo e dal pm della stessa Procura David Mancini, e condotta dal Ros dei carabinieri e dallo Scico delle Fiamme gialle su un giro di denaro frutto di vendita di tappeti e lavori edili che sarebbe stato finalizzato al finanziamento della cellula radicale islamica ‘Al-Nusra’. Ma le due inchieste non avrebbero collegamenti tra di loro.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.