Sanificazione Ospedale San Salvatore: la posizione della Diemme

In merito alle dichiarazioni della Confsal, relative alle operazioni di sanificazione dell’ospedale San Salvatore a L’Aquila, la Diemme replica a quanto affermato dal rappresentante sindacale Alfredo Moroni.

La Diemme, in particolare, tiene a precisare dia vere in realtà, nell’ultimo periodo e senza che mai in precedenza sia mai stato sollevato alcun rilievo critico in relazione al carico di lavoro, implementato di circa il 10% della forza lavoro il numero di addetti impegnati mediante l’assunzione nell’anno 2020 di 120 unità facendo anche ricorso, su base volontaria, al lavoro supplementare regolarmente retribuito.

La Diemme fa sapere di aver corrisposto agli addetti impiegati un premio aziendale aggiuntivo, raddoppiando quello previsto dal Governo per il mese di marzo e di aver stipulato polizza assicurativa in favore di tutto il personale dipendente impiegato in strutture ed in ambienti Covid-19.

Inoltre nella nota si precisa che la Diemme ha imposto il riconoscimento e la corresponsione delle premialità ai lavoratori soltanto sulla base di rigidi ed oggettivi riscontri documentali, e che tutto il personale , dotato dei necessari DPI, è costantemente sottoposto a sorveglianza sanitaria ed a regolari corsi di formazione ed informazione in conformità e rispetto della vigente normativa e protocolli predisposti per scongiurare contagi da Covid-19.

La Diemme fa in tal senso presente che nessun operatore che svolge attività alle dipendenze o per conto della Diemme è stato esposto a rischi di contagio né risulta essere stato positivo al Covid-19.

Nella nota si ricorda altresì che la Diemme ha da sempre intrattenuto una normale e costante dialettica con le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL di categoria e con quanti si siano fatti portatori di istanze legittime negli interessi dei lavoratori.

La Diemme infine afferma che “è del tutto falsa l’affermazione resa dal rappresentante sindacale Alfredo Moroni circa l’utilizzo diluito di prodotti e materiali che, per quantità o qualità, siano inefficaci o inadeguati alle attività di pulizia e sanificazione, avendo la Diemme fatto uso, nell’esecuzione dell’appalto, soltanto di prodotti e materiali rispondenti alle linee guida e raccomandazioni imposte dai competenti istituti, e del tutto efficaci all’attività di sanificazione e pulizia”.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.