“Salvare i Tribunali”, manifestazioni in Abruzzo

Si è svolta stamani in contemporanea nelle quattro città la manifestazione contro la chiusura dei tribunali abruzzesi di Lanciano, Vasto, Sulmona e Avezzano e a favore della riforma della geografia giudiziaria.

Alla manifestazione di Lanciano davanti l’ingresso del Tribunale in via Fiume hanno partecipato i Sindaci dei Comuni ricadenti nell’ambito territoriale di competenza del Tribunale di Lanciano, presidio di giustizia di riferimento per oltre 150.000 cittadini e della più grande zona industriale metalmeccanica del centro sud Italia, la Val di Sangro.
 
“L’obiettivo è innanzitutto prorogare i termini di chiusura al 2024 per poi ottenere una revisione della geografia giudiziaria che riconsegni ai territori un servizio pubblico essenziale come quello della giustizia. L’Abruzzo meridionale è stato tagliato di netto, per questo il dialogo e il confronto con i parlamentari non solo abruzzesi è in corso ed è molto proficuo: questa è una battaglia di tutti, che conduciamo per i cittadini in prima linea al fianco dell’Ordine degli Avvocati presieduto dall’Avv. Silvana Vassalli e degli altri ordini professionali. Siamo consapevoli che la salvaguardia del nostro presidio giudiziario, tra i più efficienti e produttivi uffici italiani, sia fondamentale per l’intero comprensorio Frentano e per la più grande area industriale metalmeccanica del centro-sud Italia”, ha commentato il Sindaco Mario Pupillo.

“Non ci fermiamo: continuiamo a lottare in difesa del Tribunale”. Anche la città di Sulmona è scesa in piazza questa mattina davanti al palazzo di Giustizia, insieme ai sindaci dei Comuni della circoscrizione afferente il presidio giuridico peligno, alle consigliere regionali, alla senatrice sulmonese, al presidente dell’Ordine degli avvocati, alla Procura, al vescovo, ai sindacati, agli ordini professionali, ai vari portatori di interesse collettivi.

“Tutti insieme abbiamo rimarcato che non siamo stanchi di lottare per difendere il nostro tribunale e i nostri servizi di prossimità, che realmente garantiscono i diritti di cittadinanza,  sui quali oggi si devono concentrare tutte le forze politiche nelle prossime riforme. Occorre oggi ottenere una proroga politica immediata al 2024, atto necessario e dovuto, vista anche la prossima riapertura e lo stremo in cui versano le nostre comunità sotto il profilo sociale ed economico. Una proroga non  affatto scontata, ma necessaria per avere il tempo di partecipare alla revisione della geografia giudiziaria. Oggi Sulmona ha risposto massicciamente e ha ribadito la contrarietà all’assurda decisione di voler chiudere i nostri tribunali, per far giungere un’unica forte voce a Roma e sostenere l’azione dei nostri parlamentari, perché riescano a portare a casa il risultato, con la forza politica che sapranno imprimere alle nostre istanze contro il volere di pochi tecnocrati, istanze che sono quelle di tutto l’Abruzzo meridionale che conta circa e di 1/3 della popolazione regionale, nello specifico circa 400.000 abitanti”. Lo afferma il sindaco Annamaria Casini.

  Anche i sindaci marsicani “fanno muro” in difesa del Tribunale. Per il primo cittadino di Avezzano, Di Pangrazio: “Siamo all’inizio, questa è una battaglia di tutti”. Fasce tricolore in difesa del diritto alla giustizia di prossimità: 30 sindaci marsicani con indosso la fascia tricolore, insieme all’onorevole Stefania Pezzopane, il senatore Nazario Pagano, nonché i rappresentanti di ordini professionali, associazioni di categorie, di volontariato, parti sociali e di tutti i partiti politici, chiamati a raccolta dal primo cittadino di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, -d’intesa col presidente dell’ordine degli avvocati, Franco Colucci-, fanno muro in difesa del Tribunale. Schierati sulle scale di Palazzo di Giustizia, sotto lo striscione “No alla chiusura dei tribunali abruzzesi; sì alla riforma della geografia giudiziaria”, i rappresentanti della Marsica  a tutti i livelli hanno risposto presente “all’evento istituzionale” per spingere il governo delle larghissime intese a dare il via libera alla proroga della chiusura fino al settembre 2024. Un primo passo con l’obiettivo di agganciare la riforma della geografia giudiziaria.

     Di Pangrazio, soddisfatto per la partecipazione in massa dei rappresentanti di enti pubblici e privati. I parlamentari Pezzopane e Pagano hanno ribadito il “massimo sostegno per la salvaguardia dei tribunali abruzzesi”, mentre il presidente Colucci ha sottolineato “il sostanziale fallimento della vecchia riforma sia in ordine al lavoro pratico che al ventilato risparmio”,  dopo aver lodato i “valorosi sindaci marsicani, sempre pronti a difendere le ragioni del territorio”, ha ricordato che “la battaglia per impedire la chiusura dei Palazzi di Giustizia continuerà per impedire una mazzata letale per l’economia del territorio. Siamo pronti, appena superata l’emergenza pandemica a tornare a Roma”, ha sottolineato il sindaco Di Pangrazio, “se necessario, stavolta mobilitando l’intera Marsica. Questa è la battaglia comune di tutti i cittadini della Marsica: se, come penso, centreremo l’obiettivo, averemo vinto tutti”.

   Gli onorevoli, invece, hanno assicurato di essere pronti ad altre azioni, ovvero la presentazione di un “ordine del giorno da inserire nei prossimi decreti del governo qualora gli emendamenti presentati vengano stoppati”. L’appuntamento, che si è svolto in concomitanza a Lanciano, Sulmona e Vasto, ha segnato l’inizio di una nuova stagione di iniziative per concorrere a formulare e sostenere l’itinerario legislativo, amministrativo e politico per salvaguardare i tribunali abruzzesi.

 

 

 

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.