Rame, sequestrata azienda di rifiuti nel chietino

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Rame, sequestrata azienda di rifiuti nel chietino. I Carabinieri di Pescara hanno denunciato tre persone per gestione illecita di rifiuti e ricettazione. Sequestrata un’azienda di rifiuti speciali nel chietino.

I militari dell’Arma hanno smantellato una centrale del cosiddetto “oro rosso”.

Le denunce sono scattate per l’amministratore delle due ditte controllate e per due suoi dipendenti, tutti accusati di gestione illecita dei rifiuti e ricettazione in concorso. L’amministratore deve rispondere anche di una serie di irregolarità amministrative derivati da una contabilità ritenuta “dubbia” dagli investigatori.

Nello specifico, i Carabinieri hanno controllato due ditte di smaltimento di rottami ferrosi di Villamagna, amministrate dalla stessa persona. La prima ispezione ha riguardato una ditta per lo smaltimento di rifiuti metallici, dove si è riscontrato una certa differenza tra quanto riportato nei registri di carico-scarico e quanto effettivamente presente all’interno della struttura.

L’ispezione è stata quindi estesa ad un’altra ditta, che si trova a poca distanza della prima. Qui i militari hanno trovato, oltre a 27 quintali di cavi in rame di vario tipo e dimensione, anche una quantità spropositata di rifiuti provenienti dalla triturazione degli stessi. Accanto al macchinario, inoltre, erano stivati ben 8 sacchi contenenti 1 tonnellata di rame polverizzato ciascuno, mentre poco distante i militari hanno rinvenuto 13 sacchi, anche questi da 1 tonnellata ciascuno, di guaine in gomme finemente tritate. Da un calcolo approssimativo, studiando il processo di lavorazione del macchinario, gli investigatori hanno stimato hanno stimato che la quantità di cavi prima della “molitura” doveva essere di circa 26 tonnellate.

Paolo Castignani: