Porto Ortona, Forza Italia: “Tutto fermo, è surreale”

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Sul porto di Ortona Forza Italia torna a denunciare lo stallo assoluto. Febbo e Cieri: “Surreale, dipende dall’ostinazione su Civitavecchia”

Lo stallo, denunciano il presidente della commissione regionale di vigilanza Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia al Comune di Ortona Tommaso Cieri, “pesa come un macigno su tutte le attività presenti e future. Avevamo anticipato che fino al 31 dicembre 2016 non si sarebbe fatto nulla e purtroppo avevamo ragione. Tutto dipende dalla scelta regionale di puntare ostinatamente sull’Autorità portuale di Civitavecchia. Nella scorsa legislatura – spiega Febbo – avevamo indicato come nostro riferimento Taranto, soprattutto perché è in obiettivo convergenza e sapevamo che poteva contare su ingenti finanziamenti e magari avrebbe deciso di spenderli su Ortona o Pescara. A oggi il Governo nazionaleci ha messo con Ancona, una scelta che non ci soddisfa ma che tutto sommato è accettabile se si ragiona ad esempio sulla cosiddetta autostrada del mare mentre la Regione ha deciso inspiegabilmente di puntare tutto su Civitavecchia. Ma c’è una legge in vigore e bisogna rispettarla. L’Abruzzo non ha sottoscritto l’intesa su Ancona, e se capitasse che non si concretizzi il passaggio con Civitavecchia siamo certi che potremmo subire delle pesanti ripercussioni per il futuro delle nostre infrastrutture”.

“Non dare il consenso” -ha aggiunto Cieri- “determina uno stallo delle attività inerenti al Demanio come la pista ciclopedonale o la concessione di Walter Tosto solo per fare qualche esempio. Chi governa la Regione è completamente scollegato dal territorio operando scelte, più o meno condivisibili, che mostrano un’assoluta mancanza di condivisione. E’ tutto fermo anche quanto riguarda il dragaggio per il quale il Consiglio di Stato non ha concesso la sospensiva. Di fatto i lavori saranno realizzati dalla seconda ditta in graduatoria. Ma perché a oggi non ancora si scava? Semplice, il Consiglio di Stato si pronuncerà nel merito il 19 gennaio 2017 e chiaramente chi deve fare i lavori aspetterà quella data onde evitare di sprecare tempo e risorse. Ma ciò che è paradossale riguarda le sabbie escavate, di categoria B1 e B2, che andrebbero depositate dove la WTS vuole installare il deposito Gpl e naturalmente l’azienda che ha chiesto la concessione non starà certo a guardare. Intanto non è possibile fare nessun tipo di lavoro né ordinario né straordinario perché manca l’Autorità portuale e questo penalizza l’infrastruttura anche in termini di sicurezza”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.