Ordinanza Marsilio, Confcommercio chiede un confronto con il governatore

Confcommercio chiede un confronto con il presidente della Regione Marsilio dopo l’ultima ordinanza: “Si pensi a tutte le categorie, non solo ai servizi alla persona”.

Non è una guerra tra poveri, ma piuttosto una battaglia per il giusto rispetto, affinché si eviti di creare commercianti di serie A e serie B: così Riccardo Padovano, presidente di Confcommercio Pescara, che chiede chiarezza alla Regione Abruzzo in merito al protrarsi della chiusura di alcuni codici Ateco in quelle che un tempo erano definite zone rosse, prima che l’ordinanza di Marsilio derogasse al Dpcm Draghi per lasciare aperti estetisti e parrucchieri.
«Siamo in attesa di essere ricevuti dal presidente Marsilio per discutere del nostro futuro», dice Riccardo Padovano, che lancia un appello alla categoria, preoccupato anche per l’insidia delle infiltrazioni malavitose: «Ai colleghi in difficoltà chiedo di rivolgersi alle associazioni di categoria, perché una soluzione insieme può essere trovata».
C’è poi la questione della proroga dei saldi a fine marzo, che però serve a ben poco se i negozi di abbigliamento e accessori continuano a restare chiusi, spiega Enzo D’Ottaviantonio, presidente di Federmoda Confcommercio Abruzzo.
«Ogni venerdì aspettiamo che si decida qual è la zona di rischio per capire se si potrà riaprire oppure no», dichiara D’Ottaviantonio. «Vorremmo spiegare a Marsilio che non tutti i negozi sono uguali e che ora al nostro settore si presenta il problema anche dell’acquisto delle nuove collezioni che però con l’invenduto di questi mesi rischia di essere bloccato».

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.