Moti aquilani, Tiboni replica a Vespa: “Nessuno scippo”

“Nessun tentativo di scippo per l’Aquila”. Carla Tiboni, presidente dell’associazione Flaiano smonta la ricostruzione di Bruno Vespa. Riceviamo e pubblichiamo integralmente il suo intervento.

 

In questi giorni dopo 50 anni è stato inevitabile parlare delle sommosse degli ultimi giorni del febbraio 1971. Si è parlato tanto dell’Aquila e del proprio ruolo di capoluogo della regione, ma si è parlato troppo poco della Regione Abruzzo, condizionata negli anni dal ruolo predominante di altri. Senza parlare del passato, la storia più recente ci racconta che soltanto per l’impegno di Spataro prima e Gaspari poi, l’autostrada l’Aquila-Roma non rimase tale, ma si estese a tutto l’Abruzzo, creando una rete autostradale che ancora oggi consente collegamenti veloci con la capitale. Pescara ha avuto a buon diritto la sede degli assessorati, perché lo sviluppo costiero era in grossa crescita sia per popolazione che per insediamenti industriali.

Le parole distensive del sindaco dell’Aquila, che ha riconosciuto l’ineludibile e cioè la mobilitazione e la solidarietà di tutto l’Abruzzo di fronte alla tragedia del terremoto, non sono certo confortate da quella che sembrerebbe una sibillina insinuazione, come ha dichiarato oggi Bruno Vespa. Nessuno in un momento cosi difficile ha cercato di scippare la Corte d’Appello a l’Aquila.

Le cose sono andate diversamente, come racconta la storia. Di fronte all’impossibilità di lavorare a causa del crollo degli uffici giudiziari aquilani, Pescara si offrì di ospitare gli uffici della Corte d’Appello, anche in virtù di un palazzo di giustizia il cui progetto prevedeva l’istituzione della sezione distaccata della Corte d’Appello. Perché non è così grave che ci sia una sezione distaccata della Corte d’Appello (Brescia è sezione distaccata di Milano e via dicendo), se ciò può razionalizzare l’organizzazione della giustizia e di coloro che vi lavorano. Non vi fu quello che potrebbe sembrare sciacallaggio, ma soltanto un tentativo di non paralizzare la macchina della giustizia.

Avv. Carla Tiboni, Presidente Associazione Culturale Ennio Flaiano

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.