Mare inquinato a Pescara, valori record anche d’inverno

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Restano preoccupanti gli esiti dei rilievi Arta sul mare inquinato a Pescara. La Capitaneria scopre decine di scarichi abusivi. Come fare per evitare un’altra estate con i divieti?

Nonostante il gran lavoro investigativo della Capitaneria di Porto, che -risalendo il fiume- ha censito decine di scarichi abusivi nel Pescara, chi inquina non si scoraggia affatto. Anche d’inverno i dati dei campionamenti Arta sono allarmanti, con valori alle stelle di escherichia e colibatteri riversati in mare. Livelli che -se ci trovassimo in un altro periodo dell’anno, imporrebbero divieti di balneazione prolungati.

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Per prevenire gli effetti di una nuova emergenza, nei giorni scorsi si è tenuto un nuovo vertice in Prefettura, in cui si è preso atto dei primi risultati del monitoraggio della Capitaneria di Porto. Sono più di 50 gli scarichi abusivi scoperti. Un dato che deve far riflettere, e che -d’altro canto- prelude alla contestazioni di reati penali in Procura e/o di sanzioni amministrative. Ma basterà la deterrenza a fermare i veleni? Cosa faranno le istituzioni in questi mesi che restano per salvare la stagione balneare?

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.