L’INTERVENTO: “Pescara-Roma, ancora troppi silenzi”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente da Franco Iezzi, presidente dell’associazione ARS e già presidente del Parco Nazionale della Majella, una doppia lettera aperta: agli organi di informazione ed ai parlamentari abruzzesi. “Si rischia di perdere tempo e denaro per la velocizzazione della ferrovia Pescara-Roma”.

 

LETTERA AL DIRETTORE

Egregio Direttore,

è di questi giorni la polemica sulla ZES -Zona Economica Speciale- e sul cosiddetto corridoio adriatico che ha tralasciato di denunciare la colpevole indifferenza con la quale classe dirigente abruzzese tutta, in primis quella politica, ha ignorato la beffa che è stata perpetrata alla nostra regione e non solo, a causa dalla esclusione di fatto del progetto di velocizzazione della tratta Pescara-Roma che rappresenta la spina dorsale della stessa ZES.

Esclusione di fatto perché l’ammontare del finanziamento previsto nel PNRR- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ammonta a soli 620 milioni è irrisorio perché consente di realizzare solo opere di modesta importanza rispetto al progetto generale che ammonta a 6,4 miliardi.

Il suddetto PNRR è stato esaminato da numerose commissioni del Senato e della Camera dei Deputati delle quali sono componenti i parlamentari abruzzesi; in nessuna di queste risulta che i nostri parlamentari abbiano sollevato obiezioni o avanzato proposte migliorative rispetto al testo presentato.

Il problema è stato evidenziato nei giorni scorsi, con un video, dall’Associazione ARS che presiedo, prima del pronunciamento del Parlamento.

Anche in questa occasione il silenzio e l’indifferenza sono prevalse.

Le Associazioni Datoriali, le Organizzazioni Sindacali, i Presidenti di Provincia, i Sindaci delle grandi città, non hanno nulla da dire?

Credo che la nostra collettività meriti, anzi esiga, una risposta soprattutto da parte di coloro che nei mesi scorsi hanno sbandierato a tutti i venti la notizia che la tratta Pescara Roma sarebbe stata dentro il Recovery Fund.

I nostri rappresentanti in Parlamento e nella Regione hanno ora la possibilità di sfruttare l’occasione della revisione del PNRR, che il Governo si accinge a fare in base alle risoluzioni delle commissioni parlamentari.

Al riguardo a ciascuno di loro è stata inviata la nota che si allega.

Ci si aspetta un scatto di dignità, di orgoglio, di responsabilità.

 

 

AI PARLAMENTARI ABRUZZESI

L’Associazione ARS, che presiedo, le ha recentemente inviato un video con il quale veniva sinteticamente rappresentata la situazione che si è determinata in merito alla inclusione del progetto di velocizzazione della tratta Pescara-Roma nel PNRR -Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Nei giorni successivi, il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati hanno approvato, al riguardo, le relazioni proposte dalle rispettive Commissioni Bilancio.

Nel PNRR, prima versione, la suddetta linea ferroviaria viene sì indicata tra le opere da realizzare (nella seconda versione la tratta non viene nemmeno nominata) ma l’importo previsto, pari a 620 milioni in cinque anni (il costo totale dell’intera opera è di 6,4 miliardi), è del tutto irrisorio rispetto alle aspettative e agli impegni che erano stati assunti dai rappresentanti delle Istituzioni regionali e nazionali.

Malauguratamente la vicenda non ha provocato alcuna presa di posizione da parte di tutti coloro che, in un modo o in un altro, hanno il compito di tutelare gli interessi della nostra regione.

Esiste però ora la possibilità che vi si ponga rimedio.

Nei prossimi giorni il Governo prenderà in esame il contenuto delle risoluzioni approvate dal Parlamento e deciderà se apportare modifiche al PNRR, accogliendo o meno le proposte in esso contenute.

È auspicabile, oltre che doveroso, che in questa fase i parlamentari abruzzesi e la Regione facciano valere con forza la necessità della realizzazione di un’opera di straordinaria importanza per l’Abruzzo, il Lazio e il sistema Paese.

Franco Iezzi
Presidente Associazione ARS

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.