L’Aquila, ex comandante CC assolto da concussione

La Corte di Appello dell’Aquila ha assolto “perché il fatto non sussiste” dalle accuse di concussione e tentata concussione il colonnello dei carabinieri Savino Guarino, ex comandante provinciale dell’Aquila e Massimiliano Cordeschi, amico del militare ed ex city manager del Comune aquilano e promotore finanziario.

I giudici di secondo grado – presidente Manfredi a latere D’Aloisio e Gammarota – hanno riformato la sentenza di primo grado che tre anni fa aveva decretato la dura condanna a sei anni di reclusione per l’ufficiale dei carabinieri e a 5 anni e 8 mesi l’ex alto dirigente del Comune ai tempi in cui era un esponente dell’Udeur di Clemente Mastella. L’inchiesta e il pronunciamento di primo grado hanno avuto una eco clamorosa non solo all’Aquila e in provincia: i fatti risalgono al 2011 e 2012 e si riferiscono alla ristrutturazione, del valore di 25mila euro, dell’abitazione di Roma di proprietà del colonnello effettuata dall’imprenditore ed odontoiatra aquilano Gabriele Valentini. “Sono stato sempre sereno e ho sempre creduto nella giustizia avendo lavorato per tanti anni fianco a fianco con i magistrati, di cui molti della Dda, con i quali ho condotto indagini anti-camorra di notevole rilevanza – ha spiegato all’ANSA il colonnello che dopo i fatti è stato sospeso dall’Arma ed è ora in aspettativa. Guarino, dopo l’esito del processo, ha raggiunto il padre a Foggia per condividere con il genitore la gioia per il verdetto di riforma della dura condanna di primo grado. Valentini non avrebbe mai denunciato il colonnello con l’indagine che avrebbe preso il via da intercettazioni riguardanti un altro procedimento. Nel corso della sua permanenza all’Aquila, Guarino ha condotto molte indagini importanti. Il colonnello è stato difeso dagli avvocati Antonio Milo e Stefano Rossi mentre Cordeschi da Federica Salemi.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.