Di Giannantonio: la perdita del sonno prima spia dell’angoscia da lockdown

Coronavirus: c’è una spia ben precisa dei primi effetti sulla mente del prolungato lockdown, l’interruzione del ritmo sonno-veglia. Lo ha spiegato lo psichiatra Massimo Di Giannantonio nella trasmissione di Rete8 “Pronto Medicina facile”.

Il prof. Di Giannantonio, presidente della Società Italiana di Psichiatria, nel rispondere alle domande di Paolo Castignani, assieme alle tante dei telespettatori pervenute via mail o attraverso le telefonate in diretta, ha commentato i primi dati sui disturbi psichici legati al lockdown:

«Il dato che ci fa riflettere in questi 40 giorni è che registriamo a livello nazionale un aumento di circa il 28% della vendita di tranquillanti e ansiolitici. Significa che le persone ricorrono ad un aiuto farmacologico che riguarda l’ansia e l’alterazione fisiologica del ritmo sonno-veglia. Quest’ultima è il campanello d’allarme. Quando si interrompe il ritmo sonno- veglia, si apre la strada all’angoscia e ai sintomi depressivi”.

 

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.