Covid Abruzzo, CGIL: “Vaccinare subito le cassiere”

Anche in Abruzzo la Cgil torna a chiedere che il vaccino anti-Covid venga subito somministrato agli addetti alle vendite.

Il segretario generale provinciale della Filcams di Chieti Elena Zanola spiega al Tg8: “La categoria, composta in prevalenza da donne, dovrebbe essere inserita tra quelle fragili”.

Secondo il sindacato si tratta di una misura doverosa verso chi, fin dal primo lockdown, è in prima linea dietro alla cassa di un supermercato o a un bancone, assumendosi il massimo del rischio per permettere a tutti i clienti di condurre una vita quasi normale.

Zanola afferma : ”Sono molti i casi positivi al Coronavirus registrati in Abruzzo dall’inizio della pandemia tra questi dipendenti ma non abbiamo dati precisi poiché a loro non viene riconosciuto l’infortunio e , se risultano positivi, devono presentare il certificato medico per malattia ma , non operando nel settore sanitario, non possono dimostrare di essersi contagiati mentre stavano lavorando. In vista del rinnovo del contratto collettivo torniamo a chiedere maggiori garanzie per questa categoria composta in prevalenza da persone part-time , e non per scelta, che lavorano sette giorni su sette e che non riescono ad avere congedi familiari per poter assistere i figli che rimangono tutto il giorno a casa visto che tutte le scuole abruzzesi sono tutte chiuse e le lezioni si svolgono con la didattica a distanza”.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.