Covid: a L’Aquila contagi “d’importazione” in cluster familiari

Enrico Giansante

La situazione dei contagi Covid all’Aquila non è preoccupante, si è raggiunta anche un’ottima percentuale di vaccinati. Ci sono dei cluster familiari però di persone rientrate dalle loro terre di origine e residenti all’Aquila, soprattutto persone provenienti dall’Est Europa. I cosiddetti contagi di rientro

Ed è proprio questa l’identikit dei contagiati. Ragazzi tornati dalle vacanze nelle isole e soprattutto stranieri rientrati in città dopo l’estate nel loro paese. Persone non vaccinate prevalentemente, come il caso della famiglia macedone ricoverata al San Salvatore. Gente che proviene da paesi dove la campagna vaccinale non è come in Italia ma che possono tranquillamente vaccinarsi in Italia con il tesserino sanitario.

Il dottor Enrico Giansante, direttore dell’unità operativa di Igiene e Sanità Pubblica, raccomanda a tutti di fare la vaccinazione anche perché ora è libera è accessibile a tutti anche in vista della ripresa dell’anno scolastico.

In tutto questo da un po’ di tempo in ospedale è stata riaperta anche la rianimazione al G8 per avere più posti a disposizione perché purtroppo si prevede un aumento dei casi in autunno – inverno.

Intanto la Asl 1 ha inviato al personale delle mail di sollecito per chi non si è ancora vaccinato ma il presidente dell’ordine dei medici Maurizio Ortu fa presente che nella Asl dell’Aquila non si ha notizia di medici non vaccinati.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.