Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti del 31 marzo

Coronavirus Abruzzo, qui tutti gli aggiornamenti di martedì 31 marzo. Sono 56 i nuovi casi, i positivi salgono a 1.401, 115 i pazienti deceduti, ancora morti nelle zone rosse. Tuttavia Marsilio: “I dati dei nuovi contagi degli ultimi due giorni mostrano uno spiraglio di speranza”. Accordo per la CIG in deroga per le imprese.

+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++

 

 

Ore 21.20 – A San Salvo offre il mensile della pensione per far mangiare 25 famiglie

Ore 21.00 – L’Aquila: positivi tre sanitari al San Salvatore

Ore 20.40Pescara: morta all’Aquila suora di scuola paritaria

Ore 19.10 – Coronavirus: fuori pericolo il 23enne ricoverato Sulmona

Ore 18.40 – Coronavirus Abruzzo: Guardia Costiera Pescara al lavoro per Isole Tremiti

Ore 18.30 – Coronavirus, droga e baldoria in treno, giovani sanzionati e denunciati

Ore 17.54 – Coronavirus Abruzzo: in ospedale Chieti attivata unità coronarica Covid

Ore 16.52 – Coronavirus: Agenzia Entrate Teramo chiusa per sanificazione dopo familiare positivo di un dipendente

Ore 16.25 – Coronavirus, sindacato Coisp – Mosap scrive Questore di Pescara

Ore 15.43 – Coronavirus Abruzzo: 56 nuovi casi, positivi salgono 1.401, 115 i pazienti deceduti

Ore 14.50 – Coronavirus: lupi e caprioli in città, muta l’ambiente, veterinario: “Trovano rifugio in aree urbane senza minaccia umana.”

Ore 14.26 – Coronavirus: Consiglio Abruzzo si riunisce porte chiuse il 1° aprile

Ore 14.13 – Coronavirus: il punto stampa del sindaco dell’Aquila Biondi

Ore 14.12  – Coronavirus: Chieti, Pescara e Teramo la spesa sospesa della Coldiretti

Ore 13.51 – Coronavirus, L’università d’Annunzio attiva pagina sui dati in regione

Ore 13.35 – Coronavirus, appello di Schael ad alberghi per ospitare operatori sanitari

Ore 12.50 – Coronavirus Abruzzo: Febbo, ospitare sanitari in strutture ricettive

Ore 12.30 – Coronavirus Abruzzo, Il giovane Luca Di Nicola era positivo

Ore 12.10 – Corovavirus, la BCC dona 60 mila euro per gli Ospedali di Penne, Atri e Teramo

Ore 11.45 – Coronavirus Abruzzo: la memoria del 6 aprile con luci in tutta Italia

Ore 11.25 – Coronavirus Abruzzo: 600 euro per commercianti, Confcommercio ritiene insufficienti

Ore 10,20 – Coronavirus Abruzzo: Fida Confcommercio, ok sconti su buoni spesa 

Ore 9.40 – Coronavirus Abruzzo, 40 soggetti denunciati dalla GdF nel Teramano

Ore 8.45 – Coronavirus Abruzzo, ancora una vittima Castiglione

Ore 8,30Associazione Donn.è: un vademecum contro la violenza di genere

Ore 6.45 – Coronavirus: Consiglio Comunale Pescara, si slittamento di Tari e Cosap

Ore 6.00 – Raggiunto l’accordo per la CIGS in deroga per imprese e lavoratori abruzzesi.

Il collegamento con il Tg8: l’analisi dei dati di oggi

 

 

LE NEWS DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)

Ministro Di Maio chiede informazioni sullo stato di salute della madre di Luca Di Nicola- Il ministro degli esteri Luigi Di Maio nell’esprimere cordoglio per la morte del 19enne, originario di Nereto, Luca Di Nicola ha chiesto all’ambasciata d’Italia a Londra di essere costantemente aggiornato sulla salute della madre del ragazzo, al momento in auto-isolamento, e di accertare con chiarezza le cause che hanno portato al decesso di Luca.

Si sottolinea, inoltre, che il ragazzo viveva da diversi anni a Londra e non era stata avanzata alcuna richiesta di rientro in Italia. Il Consolato generale a Londra continua ad essere in contatto costante con la famiglia Di Nicola.

Coronavirus: ‘significativi progressi ‘ in vaccino Israele. Capo Istituto Ness Ziona incontra il premier Netanyahu– Sono stati compiuti “significativi progressi” nello sviluppo di un vaccino contro il virus Covid-19 e presto cominceranno i test sugli animali. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier Benyamin Netanyahu riferendosi agli esperimenti in corso dall’Istituto di ricerca di difesa biologica di Ness Ziona, non distante da Tel Aviv, in Israele. L’annuncio ha fatto seguito ad un incontro del capo dell’Istituto professor Shmuel Shapira con Netanyahu nel quale il premier è stato aggiornato sui progressi in corso.

Coronavirus, i dati della Protezione Civile in Italia: 15.729 i guariti, 1.109 più di ieri. Sono complessivamente 77.635 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.107. Lunedì l’incremento era stato di 1.648. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 105.792. Sono 12.428 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 837. Lunedì l’aumento era stato di 812. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.

Coronavirus: Iss, indice di trasmissione è vicino ad 1, Brusaferro, ancora giù se misure efficaci. Contagi zero tra mesi –  L’indice di trasmissione del nuovo coronavirus, il cosiddetto R con zero, “è vicino all’uno (ndr ovvero un positivo ha la potenzialità di infettare una persona) ma dobbiamo arrivare sotto il valore uno”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa epidemiologica presso l’Istituto. “Dobbiamo mantenere tale indice sotto l’uno, intorno allo 0,5, con misure efficaci”. Per raggiungere invece il valore zero contagi, ha detto, “ci vorranno mesi.”

Coronavirus: Iss,si pensa indagini più ampie popolazione – Per fare indagini di popolazione “ampie servono test più rapidi per la ricerca degli anticorpi. Stiamo pensando di fare questo tipo di indagine e stiamo mettendo a punto le tecnologie per poterlo fare”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa all’Istituto superiore di sanità per fare il punto epidemiologico dell’epidemia di Covid-19. Dunque, ha chiarito Brusaferro, “stiamo lavorando per poter fare a stretto giro un’indagine di prevalenza sierologica sulla popolazione. Infatti avere una stima in tempi rapidi su un campione significativo della popolazione è molto importante per avere una stima reale dei casi”. Ad oggi, ha concluso, “dobbiamo accontentarci di modelli che partono da assunti, per cui modelli diversi potrebbero dare risultati diversi.”

Coronavirus: Iss, siamo al plateau ma ancora misure – “La curva ci dice che siamo al plateau, non vuol dire che abbiamo conquistato la vetta e che è finita ma che dobbiamo iniziare la discesa e la discesa si comincia applicando le misure in atto”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa all’Istituto sul punto epidemiologico dell’epidemia. Proprio perché il picco “non è una ‘punta’ ma un pianoro – ha spiegato Brusaferro – ora dobbiamo scendere dall’altra parte”. Bisogna però “essere cauti poiché – ha concluso – dalla situazione di pianoro l’epidemia può ripartire se molliamo rispetto alle misure di contenimento e isolamento in atto.”

Ricerca:da Ue 450 milioni a 185 progetti,11 in Italia. Fondi Erc per nuove idee su virus, tumori e clima

Dai virus ai tumori al cambiamento climatico: sono i 185 progetti di frontiera finanziati con 450 milioni di euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc). Di questi 11 saranno condotti in Italia. I progetti avranno l’obiettivo di esplorare idee d’avanguardia e sono i vincitori del bando annuale Advanced Grants. Le ricerche porteranno anche alla creazione di circa 1800 nuovi posti di lavoro fra dottorandi e altro personale di ricerca.

Coronavirus: altri 3 medici morti, salgono a 66. I decessi a Messina, Como e Roma

Altri tre decessi tra i medici per l’epidemia di Covid-19. Non ce l’hanno fatta, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Gaetana Trimarchi, medico di famiglia di Messina; Norman Jones, cardiologo di Seregno (Como); Roberto Mileti, ginecologo di Roma. Il totale dei camici bianchi deceduti a causa del contagio sale così a 66.

Oltre 3.000 morti negli USA, 500 nelle ultime 24 ore. 
Nel lunedì nero degli Usa, il numero dei decessi per coronavirus supera le 3.000 unità, con le ultime 500 vittime in sole 24 ore. I casi accertati, come emerge dai dati elaborati dalla John Hopkins University, sono oltre 161.000. Ieri telefonata tra il presidente Trump e il premier italiano Conte. Dagli Usa 100 milioni di dollari in aiuti sanitari. Di Maio, grazie Usa, mostrata generosità all’Italia.

Coronavirus: Coldiretti, 500 mila nuovi poveri a Pasqua. A marzo richieste di aiuti alimentari aumentati fino al 30%

Aumenta di mezzo milione il numero di poveri che hanno bisogno di aiuto per mangiare per effetto delle limitazioni imposte per contenere il contagio e la conseguente perdita di opportunità di lavoro anche occasionale. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti in vista della Pasqua, evidenziando una nuova parte della popolazione che si aggiunge ai quasi 2,7 milioni di persone che in Italia lo scorso anno hanno beneficiato di aiuti alimentari. A marzo, con l’emergenza da coronavirus, i fondi Fead distribuiti da associazioni come la Caritas e il Banco Alimentare hanno stimato un amento fino al 30% delle richieste di aiuti. Le situazioni di difficoltà sono diffuse in tutta Italia, sottolinea la Coldiretti, dal Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia, al Lazio (10%) e nella Lombardia (9%).

Coronavirus: De Castro,dare iniezione liquidità a agricoltori.

”Garantire un’immediata iniezione di liquidità agli agricoltori italiani ed europei in gravi difficoltà causa la pandemia di coronavirus, facendo ricorso ai fondi non ancora impegnati dello Sviluppo rurale per l’attuale periodo di programmazione 2013-2020 che, come annunciato dal Commissario Wojciechowski, ammontano ad almeno 6 miliardi di euro a livello Ue”. Lo ha reso noto Paolo De Castro, coordinatore S&D della commissione agricoltura dell’Europarlamento, al termine della riunione dei coordinatori di tutti i gruppi politici, a cui ha partecipato il commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski, in video collegamento da Varsavia.

Coronavirus: sindaci-deputati alla Camera per minuto silenzio. Oggi aderiscono a iniziativa Anci e Upi. 

Un minuto di silenzio alle 12 indossando la fascia tricolore, all’ingresso del Palazzo di Montecitorio, per onorare la memoria delle vittime del Coronavirus e per ringraziare tutti gli operatori impegnati in questa emergenza: lo osserveranno i sindaci deputati, impegnati oggi a Roma per i lavori di Aula e Commissione, che aderiscono così all’iniziativa lanciata da Anci e Upi. Lo si legge in una nota.

Di riaprire il Paese, almeno in parte, se ne riparlerà dopo Pasqua. Anche se l’incremento dei malati continua a far segnare una flessione e anche se nelle ultime 24 ore c’è stato un boom di guariti, il maggiore dall’inizio della crisi con 1.590 persone che hanno sconfitto il coronavirus. A 40 giorni dall’inizio dell’emergenza l’Italia supera i centomila contagiati e si appresta dunque ad affrontare almeno altri 20 giorni con le ‘misure di contenimento’ e i divieti negli spostamenti confermati e pienamente operativi. Tocca al capo della protezione civile Angelo Borrelli e al presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli confermare quello che ormai è chiaro da giorni a tutti e che il Consiglio dei Ministri ufficializzerà mercoledì o al massimo giovedì. Come ha confermato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. D’altronde la scelta è obbligata: i numeri che ogni giorno vengono forniti dalle Regioni alla Protezione civile dicono infatti che è proprio grazie a quei provvedimenti che il calo del contagio si sta consolidando. E dunque sarebbe impensabile cambiare ora. “Stiamo andando nella direzione giusta e non dobbiamo minimamente cambiare strategia” sintetizza Locatelli.

I numeri, dunque: se il dato sulle vittime continua ad essere impressionante – dopo le 756 di domenica, nelle ultime 24 ore sono morte altre 812 persone – quelli sull’incremento dei malati e sui ricoveri in terapia intensiva fanno ben sperare. I nuovi positivi sono ‘solo’ 1.648, meno della metà rispetto a domenica, mentre i nuovi ingressi nei reparti intensivi sono 75 (domenica erano 50), dei quali appena 2 in Lombardia. Ed è proprio dalla regione più colpita che arriva un altro numero considerato ‘buono’ dagli esperti. Per la prima volta da quando a Codogno è stato scoperto il ‘paziente uno’, cala la crescita dei malati: domenica erano 25.392 tra ricoverati in ospedale, in terapia intensiva e in isolamento domiciliare, oggi sono 25.006, dunque 386 in meno. Non solo: anche il Friuli Venezia Giulia e l’Umbria fanno registrare rispettivamente 32 e 63 malati in meno. Insomma, la curva del contagio non corre più come prima. “Dal 20 marzo – conferma Borrelli – siamo passati da un incremento giornaliero dell’11%” dei malati “ad uno del 2%”. Negli ultimi 4 giorni, dice Locatelli, il numero dei ricoverati, “è sceso dal 5% all’1% e quello dei positivi dal 7 all’1%”.

Ma per consolidare questo trend, agli italiani si chiedono ancora sacrifici. Tanti e per lungo tempo. Anche per prevenire che esplodano focolai nelle regioni del sud. “Siamo categorici – dice Borrelli – Se vogliamo vincere il virus dobbiamo stare a casa, evitare occasioni di contatto e rispettare le misure del governo. Solo così torneremo ad uscire il prima possibile”. Quando sia questo ‘prima possibile’, né Borrelli né Locatelli né il governo lo indicano. Ma non è certo per le vacanze pasquali. “Riaprire il paese anche scaglionato? Parliamone dopo Pasqua” risponde senza fronzoli il presidente del Consiglio superiore di sanità ricordando che in ogni caso è una decisione che spetta alla politica. E non potrebbe essere altrimenti vista la necessità di contemperare due diverse esigenze, la tutela della salute e la tenuta del sistema economico.

Un dato certo però c’è. Quello per tornare alla normalità non sarà un “processo dal niente al tutto” ma “sarà graduale” sottolinea Locatelli rispondendo anche agli appelli arrivati da più parti affinché almeno ai bambini sia consentita la possibilità di avere un’ora d’aria. “Sappiamo che si fa fatica a trattenerli in casa, hanno molta voglia di socialità e di gioco. Lo abbiamo ben presente e non c’è dubbio che appena sarà possibile riconsidereremo queste misure. Ma per il momento abbiamo la priorità di mettere un freno a questa situazione”. Aspettare ancora, dunque. Stare in casa. E dopo, comunque, conviveremo per mesi con comportamenti che fino al 20 febbraio ci sembravano impensabili: il distanziamento sociale, l’impossibilità di abbracciare e baciare le persone care, l’andare in un supermercato indossando la mascherina”.

 

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Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.