Coronavirus Abruzzo, Febbo: “caso operaio con febbre, emersa falla nei protocolli”

Coronavirus Abruzzo, per il caso dell’operaio recatosi alla Sevel con 38 di febbre Febbo convoca riunione domattina: “falla nei protocolli”.

“L’episodio accaduto ieri in val di Sangro alla Sevel, al di là del comportamento irresponsabile del lavoratore che con 38 di febbre ha preso un mezzo pubblico per recarsi in azienda mettendo a rischio contagio migliaia di colleghi e la stessa azienda, ha fatto emergere una “falla” rispetto al rigido protocollo nazionale del 14 marzo e quello ancora più sensibile del 9 aprile sottoscritto tra FCA e OO.SS”. E’ quanto ammette l’assessore alle attività produttive Mauro Febbo. L’assessore spiega che “il lavoratore è stato prontamente rintracciato dalla Asl di Lanciano Vasto Chieti e assoggettato a tampone e sono stati rintracciati i colleghi di viaggio (solo andata perché per il ritorno il concessionario ha garantito il rientro in isolamento) che saranno anch’essi assoggettati a tampone”. L’assessore prosegue dicendo che “con il Presidente Marsilio, in costante aggiornamento, abbiamo deciso di convocare per domattina Sevel, Asl, OO.SS per capire come attuare misure di messa in sicurezza rispetto a simili episodi, quindi studiare e determinare protocollo d’intervento ognuna delle parti. Provvederò a convocare anche il collega del Molise affinché stesso protocollo sia recepito anche da loro poiché molti lavoratori della Val di Sangro provengono dalla regione limitrofa. Non posso non richiamare tutti al senso di responsabilità e civico nell’affrontare questa fase di “ripartenza”, indispensabile per l’economia ma che deve vederci tutti impegnati nella salvaguardia della salute personale e collettiva”.

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.