Coronavirus: a Ortona sindacati chiedono intervento autorità su Yokohama

Coronavirus: a Ortona i sindacati denunciano la ripresa della produzione prevista dal 9 aprile alla Yokohama, chiedendone lo stop a prefetto e sindaco.

Nella lettera indirizzata alle due autorità, le Segreterie di categoria FILCTEM-CGIl, FEMCA-CISL e UILTEC-UIL denunciano la decisione di tornare a produrre a far data dal 9 aprile c.a., della direzione aziendale della Yokohama.
L’azienda, dopo varie pressioni, aveva deciso anche a seguito dell’ordinanza comunale dove la stessa richiedeva il riconoscimento della zona rossa, di intraprendere la soluzione del distanziamento sociale applicando la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria causale COVID-19. “E’ utile specificare” -scrivono i sindacati- “che, la Regione Abruzzo ha accolto la richiesta del Comune di Ortona, quale zona rossa per il quartiere di Caldari, che la società Yokohama ha il codice Ateco 22.19.09 non rientrante nelle attività di prima necessità, e che il prodotto finale dell’azienda è da ritenersi, come da emanazione ministeriale,  NON ESSENZIALE, ed infine che il Governo ha deciso prorogare le misure restrittive fino al 13 aprile 2020 e tutti siamo in attesa delle prossime decisioni in merito”.
Alla luce di quanto sopra descritto, aggiungono i sindacati, “riteniamo priva di ogni senso la scelta aziendale, tra l’altro avvenuta senza un minimo di confronto”. Per queste ragioni chiedono alle autorità “d’intervenire solertemente affinché si receda dalla decisione intrapresa e di continuare con la sospensione delle attività”.

 

TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS, CLICCA QUI

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.