Coronavirus, a Ortona aperto il Coc. Castiglione “Non andate al Pronto Soccorso”

Dopo il caso di Coronavirus, a Ortona è stato attivato il Coc e il sindaco Leo Castiglione firma una nuova ordinanza più restrittiva e chiede ai cittadini di non affollare il Pronto Soccorso.

Il Comune di Ortona ha aperto il COC, il centro operativo comunale, che era stato attivato l’ultima volta un anno fa per l’emergenza maltempo, ed è in riunione permanente dopo il caso dell’uomo risultato positivo al primo tampone dopo il decesso, avvenuto qualche giorno fa.

Si tratta del primo decesso in Abruzzo, anche se concomitante con altre patologie preesistenti. I Carabinieri di Ortona e la Asl di Lanciano Vasto Chieti stanno tracciando la rete degli ultimi contatti del cinquantottenne e alcuni familiari  sono stati posti in quarantena. Il sindaco Leo Castiglione, che coordina la riunione, ha firmato una seconda ordinanza, dopo quella emessa lo scorso 5 marzo, mediante la quale viene confermata la chiusura degli impianti sportivi, dei musei e della biblioteca e viene disposta la chiusura al pubblico di tutti gli uffici comunali ai quali sarà possibile accedere tramite telefono ed e-mail. Inoltre viene disposta la chiusura del mercato coperto e sospeso il mercato settimanale del giovedì.

Il Coc è attivo nei giorni feriali dalle 8 alle 20 mentre nelle ore notturne e nei giorni festivi è stata disposta la reperibilità in caso di emergenze. Il sindaco Castiglione invita i cittadini a non creare allarmismi e psicosi e a non recarsi in Pronto Soccorso ma di seguire le indicazioni fornite in questi giorni dai protocolli nazionali e regionali.

Il sindaco Castiglione  spiega che ha attivato le procedure di contenimento e gestione dell’emergenza covid-19 “Questa mattina dopo la comunicazione del responsabile dell’unità di crisi della Regione Abruzzo relativo ad un riscontro positivo di covid-19 su un uomo deceduto nell’ambito del territorio comunale, l’amministrazione comunale di concerto con le autorità sanitarie dell’Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti ha attivato le procedure di contenimento e gestione dell’emergenza.
Sul piano strettamente sanitario il servizio Prevenzione e tutela ed epidemiologico dell’Asl2 sta lavorando per definire il quadro dei contatti del soggetto deceduto risultato positivo al coronavirus mentre per le azioni di prevenzione della salute pubblica.

Ho emanato una ordinanza in cui si rinnovano le prescrizioni sulla chiusura delle struttura comunali quali musei, biblioteche, impianti sportivi e teatro, a cui si aggiunge la chiusura del mercato coperto, la sospensione del mercato settimanale e la chiusura al pubblico degli uffici comunali che potranno essere contattati tramite telefono e mail. Inoltre da questa mattina è stato attivato presso la sede municipale del Comune di Ortona, il Centro Operativo Comunale al fine di assicurare le attività di coordinamento delle attività di emergenza e prevenzione sul territorio comunale.L’ordinanza ha effetto immediato con una durata di 15 giorni.
Come ho più volte ricordato ai cittadini raccomando la massima osservanza delle prescrizioni e delle indicazioni date e soprattutto di non recarsi al Pronto Soccorso ma, nel caso si presentino i sintomi del contagio, quale febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie, contattare il proprio medico di famiglia o il numero verde dell’Asl 800.860.146”.

Il Servizio del Tg8:

 

Covid-19, sui dispositivi di protezione interviene Schael: “Abbiamo provveduto per tempo, non è il momento delle invettive”

Il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, interviene sul tema della sicurezza lamentata da alcuni operatori che lamentano la scarsa dotazione di presidi di protezione individuale ed afferma:

“Abbiamo istituito il gruppo di lavoro per affrontare il Coronavirus già a fine gennaio, quando di casi nel nostro Paese ancora non ce n’erano. Perciò non posso accettare che si dica che ci siamo fatti trovare impreparati.
L’Azienda aveva provveduto in tempo utile eccome all’acquisto di materiale nelle dovute quantità e sarebbe stato a disposizione di tutti se non fosse stato rubato. Come riportato anche da organi di stampa, intere scatole di presidi di protezione date in dotazione ai reparti sono sparite contestualmente alla diffusione dei primi casi di Coronavirus e, pur avendo l’Azienda provveduto tempestivamente a effettuare nuovi ordini, le forniture sono state dirottate prioritariamente negli ospedali del Nord o addirittura bloccate, come accaduto con quelle richieste all’estero. Facendo ricorso a tutti i canali commerciali possibili, quali un fornitore di Rotterdam, e alla Protezione civile, si è riusciti a rifornire l’Azienda con un quantitativo limitato, che ci permette di proteggere tutti secondo un ordine di priorità, che privilegia le unità operative e i servizi che si trovano in prima linea a fronteggiare i casi sospetti o accertati.

A seguire il materiale viene distribuito a tutti gli altri, come specificato anche nella procedura di gestione del Covid-19 pubblicata sul sito internet dell’Azienda, redatta nel rispetto delle linee guida ministeriali. E’ necessario, però, rilevare anche l’uso improprio che viene fatto in alcune circostanze di tali dispositivi, indossati in situazioni nelle quali non è richiesto e non è previsto dalle disposizioni vigenti.

Desideriamo fortemente proteggere tutti allo stesso modo, ogni reparto, ogni servizio, ma finora le forniture non sono state sbloccate, come sperimentano anche le altre Asl di questa regione. In un momento come quello che viviamo, perciò, un richiamo alla responsabilità è necessario: tutti noi, nessuno escluso, stiamo facendo il nostro dovere con serietà e impegno, il personale sanitario, gli uffici, la Direzione, e si sta tutti dalla stessa parte. L’indice puntato contro è fuori luogo, come pure la rivendicazione generalizzata quando si deve fare fronte a una situazione che mette in affanno tutta la nostra organizzazione”.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.