Coronavirus: in Abruzzo anche giovani in terapia intensiva

Ci sono anche pazienti giovani tra quelli ricoverati in terapia intensiva in Abruzzo perché risultati positivi al Covid-19.

A Pescara, ad esempio, per tre persone l’età va dai 38 ai 42 anni. Le località di provenienza,
apprende l’ANSA da fonti sanitarie, sono Città Sant’Angelo, Penne e Pianella. Tutti hanno una grave insufficienza respiratoria e sono sottoposti a ventilazione meccanica.

La Asl di Pescara sta studiando con attenzione alcuni casi di positività al coronavirus registrati in provincia, in particolare nella zona di Città Sant’Angelo. Non viene esclusa l’ipotesi che un soggetto positivo ma asintomatico abbia contagiato gli altri. Il primo caso nella zona era stato quello di un 69enne, residente nella cittadina, che, ricoverato all’ospedale di Penne e poi trasferito a Pescara, era risultato positivo. La Asl è al lavoro per ricostruire le relazioni epidemiologiche e per ora l’origine del contagio non è chiara.

Dalle analisi concluse nella serata di martedì10 marzo nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 15 nuovi casi positivi al Covid 19.

2 casi fanno riferimento a positività registrate nel presidio ospedaliero di Pescara. Riguardano un uomo e una donna, posti in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl.

Un tampone è stato eseguito, sempre all’ospedale di Pescara, sul cadavere di un uomo di 68 anni deceduto improvvisamente.

Altri 6 casi fanno riferimento al caso dei giorni scorsi registrato a Penne: si tratta di 5 donne e un uomo, tutti in isolamento domiciliare.

A Teramo altri 2 positivi: si tratta di due uomini, uno ricoverato e l’altro in isolamento.

A Chieti è stato invece ricoverato un uomo di Ortona.

Gli ultimi 3 casi, presi in carico dal 118, riguardano una donna e due uomini. Sono tutti in isolamento.

Con questi casi, salgono a 54 i contagiati in Abruzzo dal Covid 19.

Nel frattempo, dall’ospedale di Pescara è stato dimesso l’uomo di San Giovanni Teatino risultato positivo al test e ricoverato dallo scorso 29 febbraio , dopo essere rientrato da un viaggio di lavoro tra Lombardia e Veneto.
Le condizioni dell’uomo sono man mano migliorate e ora sono stabili. A casa continuerà comunque ad essere sottoposto a monitoraggio, in costante contatto con la Asl, al termine del quale verrà formalmente dichiarata la guarigione. L’uomo aveva viaggiato tra Verona, Vicenza, Padova e Milano, dove probabilmente era stato contagiato. Una volta tornato in Abruzzo era stato sottoposto ad isolamento fiduciario. Poi aveva manifestato i primi sintomi ed era stato trasferito all’ospedale di Pescara, dove è stata accertata la positività al Coronavirus.

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.