Chieti: indagini sulla morte di Roberto D’Orazio

D'Orazio-Roberto

Chieti: indagini sulla morte di Roberto D’Orazio. Dopo l’esposto dei familiari la Procura teatina ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.

La famiglia chiede sia fatta chiarezza sulla morte all’età di 69 anni , di Roberto D’Orazio, proprietario dello storico Caffè Vittoria che si trova  sotto i portici di corso Marrucino a Chieti . L’uomo era stato  ricoverato al policlinico di Colle dell’Ara per una polmonite. La Procura della Repubblica ha sequestrato le cartelle cliniche di D’Orazio,  morto mentre era in rianimazione nel nosocomio teatino . L’inchiesta è partita in seguito ad una denuncia-querela presentata dalla moglie Lucia e dalle figlie Gabriella, Renata e Mariangela che ritengono che possano esserci anomalie nel decesso del loro congiunto. Non accusano nessuno ma vogliono soltanto sapere se diagnosi e cure prestate non hanno inciso negativamente sulla salute di Roberto D’Orazio.  La Procura teatina intanto ha affidato le cartelle cliniche al medico legale Cristian D’Ovidio per l’esame della documentazione clinica .  In città la morte di D’Orazio ha colpito tutti coloro che lo conoscevano visto che da quasi trent’anni anni  portava alto il nome del bar-pasticceria  insieme alla moglie e alle tre figlie . Aveva ereditato l’attività dal padre  Nicola, titolare della pasticceria D’Orazio in vico San Ferdinando ed aveva rilevato la proprietà del “Vittoria” nel 1988 e portava avanti una passione che ha condiviso con tutta la sua famiglia che non riesce a capacitarsi che un uomo  sempre così attivo possa essere stato ucciso da una “ banale” polmonite settica.