A24 e A25, attacco frontale di D’Alessandro (IV) alla De Micheli

Duro attacco al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli da parte del deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro su A24 e A25.

Così D’Alessandro: “Ora basta. Si sta abbattendo una bomba sull’autostrada abruzzese, si rischiano di nuovo aumenti esponenziali delle tariffe e che le opere di messa in sicurezza non si facciano. Porto il caso in parlamento, con interrogazioni urgenti. Spunta – spiega il deputato abruzzese – un parere sull’articolo del commissariamento, l’articolo 206 comma 6, del DL rilancio, quello appunto del Commissario straordinario per gli interventi sulla A24 e A25, che chiarisce che nelle more dell’approvazione del PEF (piano economico e finanziario: in sostanza ciò che spendo lo devo recuperare dalle tariffe con un utile congruo prestabilito) tutti gli oneri dell’adeguamento della infrastruttura autostradale sono a carico del concessionario. Ci risiamo. Così con il PEF si scaricherà tutto sull’utenza con aumenti esponenziali delle tariffe”.
” Ma perché allora serviva un commissario?”, si chiede D’Alessandro aggiungendo: “i commissari si nominano quando si hanno risorse e poteri straordinari, qui si prevede un commissario senza risorse e con poteri incidentati, cioè una finzione, un pasticcio tanto è vero che ora ha bisogno di un disperato parere interpretativo della norma-pasticcio sul commissario autostradale. non c’è alcuna visione, ma toppe”.
D’Alessandro ricorda alla De Micheli che Graziano Delrio, suo predecessore riuscì ad ottenere il via libera per stanziare le risorse necessarie per le opere straordinarie sull’asse autostradale, “quelle si da affidare ad un commissario straordinario, perché non rientravano in nessuna forma di aiuti di stato e non incidevano sul PEF e, quindi, sulle tariffe. Mi chiedo se la Ministra De Micheli ha deciso di confinare gli abruzzesi nelle loro case”.
“Mi dispiace per lei”- conclude D’Alessandro- “Siamo la terra di Remo Gaspari, che ha fatto scuola su come si realizzano le infrastrutture, reagiremo. Sia chiaro che da parlamentare abruzzese mai, da nessuno, sono stato coinvolto nella decisione di varare il terzo commissariamento in Abruzzo, e tra l’altro in questa modalità, tra l’altro con materie che si incrociano”.

“In queste ore è maturata una prevalente consapevolezza nella maggioranza, a seguito della mia denuncia sul parere sul commissariamento, che di fatto interpretava l’articolo in modo sbagliato e pericoloso per l’utenza. Il passaggio relativo al trasferimento degli investimenti sul Pef e, quindi, sulle tariffe, è stato rimosso”, scrive ancora D’Alessandro. “Ora va aperta una riflessione su come è stata concepita la norma che introduce il commissario. Ciò che non deve e può accadere è mettere in campo un modello dove non siano chiari e definiti, risorse, competenze, diritti e doveri tra commissario e gestore autostradale, per garantire che i lavori si facciano veramente e non si scarichi tutto sulle tariffe.
Spero si creino le condizioni in Parlamento per la modifica dell’articolo che istituisce il commissario nell’ambito del decreto rilancio, che ricordo avviene in assenza del Piano economico e finanziario.”

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.