Abruzzo, proteste e sit-in contro il Dpcm

Proteste e manifestazioni anche in Abruzzo da parte delle categorie che si sentono più colpite dalle restrizioni del nuovo Dpcm. CNA Abruzzo: colpi mortali all’economia. Alle 18 in piazza Muzii, a Pescara, una folla di commercianti.

Stasera a Pescara la protesta alle 18 degli esercenti del settore food and beverage, costretti ai nuovi orari di esercizio. Ieri l’assessore al Commercio del Comune Alfredo Cremonese ha rimesso polemicamente la delega “nelle mani del premier Conte”. Protestano tutte le associazioni di categoria, tra cui Confcommercio e CNA.

AGGIORNAMENTO ORE 18– Come potete vedere dalle foto, in piazza Muzii a Pescara in tantissimi si sono radunati per la protesta contro l’ultimo DPCM. Commercianti e ristoratori che non sembrano conoscere il timore dei contagia giudicare da quanti sono e soprattutto da quanto sono ammassati. Non mancano le pattuglie della Polizia ma il colpo d’occhio restituisce un evidente zero distanziamento tra i moltissimi ritrovatisi sin dalle 17:30.

E col passare dei minuti la situazione peggiora. Le foto che seguono sono delle 18:20. Scatti che purtroppo non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni. Tanta, tantissima gente e zero distanze.

In Piazza Muzii anche molti titolari di palestre per contestare la chiusura delle loro attività da oggi. L’iniziativa si è svolta simbolicamente nel cuore di Pescara, dove a dominare erano le saracinesche abbassate e le luci spente. La manifestazione è stata pacifica, ma non sono mancati toni accesi di protesta contro il Governo e contro le istituzioni. Imponente la presenza delle forze dell’ordine, con Polizia, Carabinieri e Polizia municipale. “Ci hanno fatto investire per il distanziamento e la sicurezza – hanno detto più volte i manifestanti – e nel giro di pochi giorni ci hanno fatto chiudere. Oggi possiamo andare a pranzo al ristorante, ma alle 18 deve chiudere tutto perché arriva improvvisamente il Covid”. In tanti hanno chiesto di vedere i dati sui contagi: “Dovrebbero dirci chi e dove si contagia: non certo nelle palestre, non certo nei ristoranti”, hanno sottolineato, tirando in ballo la questione trasporti pubblici. Molte le persone che hanno preso la parola dicendo di non aver ancora ricevuto la cassa integrazione dei mesi primaverili.

 

 

 

QUI LA NOTA del direttore regionale CNA Graziano Di Costanzo:

 “Alcune misure del Governo annunciate ieri dal presidente del Consiglio Conte rischiano di rappresentare altrettanti colpi mortali ad alcuni comparti della nostra economia, in particolare per il comparto della ristorazione. Chiediamo che queste misure siano riviste quanto prima, perché la doverosa lotta alla pandemia non può trasformarsi in penalizzazione per operatori che hanno sempre agito con coscienza”. Lo afferma il direttore regionale della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo, secondo cui “diversi provvedimenti contenuti nel testo del nuovo Dpcm appaiono improntati a improvvisazione: su tutti, quello legato alla nuova disciplina degli orari delle attività di ristorazione, che sfuggono ad ogni logica e appaiono cervellotiche. Si tratta di un comparto che era già uscito particolarmente penalizzato dal lockdown, i cui gestori hanno investito in questi mesi ingenti risorse per adeguarsi ai nuovi standard di sicurezza imposti dalle misure governative e regionali. Risorse investite anche dai titolari di palestre, che si vedono addirittura colpiti dalla chiusura totale. Per queste categorie non basteranno nuove misure, pur annunciate, di ristoro e sostegno a scongiurare esiti drammatici per imprenditori e dipendenti, anche in ragione del fatto che le precedenti sono state spesso erogate con ritardi inaccettabili. In ogni caso, il Governo deve intervenire eliminando anche la riscossione di tasse e tributi”. “Sarebbe stato più sensato – conclude Di Costanzo – che le scelte per il contenimento dell’epidemia si fossero ispirate a un allentamento reale dei pericoli legati alla mobilità pubblica, agli orari di ingresso dei posti di lavoro, all’organizzazione della didattica in presenza. Oppure sanzionando quanti non rispettano le regole. Invece si è deciso di colpire settori vitali delle nostre città: misure contro cui ci batteremo in tutte le sedi”.

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.