L’arresto per un’altra vicenda degli avvocati di Pietro Mercurio, accusato dell’omicidio avvenuto all’esterno di un night club a Silvi, rischia di far slittare l’udienza prevista il 31 marzo in Corte d’Assise a Teramo

Alfredo e Gabriele Scaccia di Frosinone sono accusati di aver corrotto un carabiniere in cambio di rivelazioni. Il padre è in carcere, il figlio e il militare ai domiciliari. L’inchiesta è partita dalla Procura di Verbania.

Come riportato dal quotidiano Il Centro, nel contesto di una complessa inchiesta sono stati arrestati a Frosinone i penalisti Alfredo e Gabriele Scaccia e un carabiniere, indagati per corruzione, accesso abusivo a sistemi informatici e rivelazione di segreti d’ufficio. I due avvocati, attualmente impegnati a Teramo nella difesa di Pietro Mercurio – gestore di night club, accusato di aver spinto in strada l’imprenditore Marco Monti, vittima di omicidio preterintenzionale – sarebbero stati informati da un militare, il quale avrebbe fornito dati riservati riguardanti l’apertura, la proroga e la chiusura di diverse indagini e procedimenti giudiziari, ottenuti tramite accesso non autorizzato alle banche dati delle forze dell’ordine.

Il giudice ha ritenuto sussistenti gli elementi per procedere con un interrogatorio di garanzia preventivo, misurando il rischio di contaminazione delle prove e aprendo la possibilità di trasferire il fascicolo alla Procura di Roma.

Nel frattempo a Teramo il processo a carico di Pietro Mercurio prosegue nella fase dei testi difensivi, con la prossima udienza fissata per il 31 marzo. In questo contesto è possibile che permangano restrizioni sui due legali, con ipotesi che variano dalla nomina di difensori sostituti – fino al ricorso a un difensore d’ufficio – o a un rinvio per legittimo impedimento, qualora le misure attuali dovessero persistere. L’evoluzione di questo caso sarà determinante per comprendere l’impatto delle restrizioni sulle attività difensive e sul prosieguo del processo.