A Chieti Comune, Università d’Annunzio e Camera di Commercio firmano un’intesa per il rilancio del centro storico cittadino. E sull’ex ospedale San Camillo botta e risposta tra Comune e Asl
Attorno al tavolo il sindaco Diego Ferrara, il magnifico rettore Ud’A Liborio Stuppia, il presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara Gennaro Strever e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo. L’intento della firma è il rilancio del centro storico del capoluogo teatino. La Camera di Commercio si impegna a mettere a disposizione dell’Ateneo alcuni locali della sede di Chieti Scalo e di Chieti alta.
Intanto si continua a parlare della variante approvata ieri, lunedì 20 gennaio 2025, in Consiglio comunale. La maggioranza compatta ha votato la norma urbanistica che blocca il maxi progetto della Regione. Ferrara (con la Lega) non arretra: il polo giudiziario deve essere realizzato nel centro storico per evitare la desertificazione.
All’inizio della seduta, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo ha preso la parola, denunciando la minaccia sottesa nel messaggio che sarebbe stato ricevuto dal dg della Asl Schael in cui si parla di richiesta danni per 200mila euro in caso di votazioni favorevoli alla delibera. Febo ha sottolineato che lo stesso messaggio era stato ricevuto anche dal sindaco Ferrara.
Intanto il direttore generale Schael annuncia un ricorso al Tar, dopo la decisione dell’assise sul San Camillo, che per la Asl rappresenta una perdita di oltre sei milioni di euro. Quanto ai messaggi: «Nessuna intimidazione», dice Schael, ma solo una richiesta danni.
Intanto in Comune si sta valutando con i legali dell’ente eventuali azioni proprio sui whatsapp ricevuti.
Il servizio del Tg8