A Campli la rottura improvvisa di una caldaia nella scuola primaria di Campovalano costringe personale e studenti a trasferirsi nella scuola di Castelnuovo. La minoranza attacca il sindaco
Bambini costretti a studiare al freddo, con temperature prossime allo zero, a causa di una vecchia caldaia che si è rotta, costringendo il Comune di Campli a trasferire una scuola intera. È quanto successo alla scuola primaria di Campovalano, frazione di Campli, dove un impianto di riscaldamento di 27 anni, ha improvvisamente smesso di funzionare e ora dovrà essere sostituito.
Intanto un intero plesso scolastico domani sarà costretto a spostare personale e studenti nella scuola di Castelnuovo, dopo l’ordinanza firmata dal sindaco che ordina il trasferimento in attesa della riparazione della caldaia.
«Ma chi può garantire che l’impianto venga sostituito in una settimana?», attacca la lista civica Svolta Campli. «Lo spostamento resta una decisione dolorosa che dimostra una gestione comunale improvvisata e superficiale. Come gruppo di minoranza, non possiamo tacere di fronte a un Comune che sposta una scuola intera per una caldaia. Era infatti sufficiente programmare la manutenzione oppure sostituire la vecchia caldaia nel periodo natalizio, quando le scuole sono chiuse, visto che la problematica è nota da tempo.
Inoltre i bambini trasferiti saranno probabilmente costretti a mangiare due panini al giorno: uno per merenda e uno per pranzo. Senza pensare alle difficoltà che incontreranno i genitori costretti a spostarsi, visto il cambio di frazione, e a organizzare i pasti.
Tutta la vicenda è la naturale conseguenza del mancato completamento del nuovo Polo scolastico di Nocella, che inizialmente ospiterà soltanto una scuola media. Dopo ben 8 anni di attesa, i lavori sono ancora fermi e costringono le famiglie a fare i conti con strutture obsolete e impianti ormai superati. È prevedibile che molti genitori scelgano di iscrivere i propri figli a Teramo, con il rischio concreto che il Polo nasca già privo di studenti.
Spiace infine rilevare che l’assessore all’istruzione fosse assente alla riunione convocata con i genitori per gestire l’emergenza.»