L’Aquila, Ipa Adriatic. Esperti a confronto sulle frodi con fondi Ue

Si è tenuto a palazzo Silone, sede della Giunta regionale il dibattito “Fondi Europei: lotta a frodi, irregolarità e corruzione. Capitalizzare le best practices del sistema di contrasto italiano in UE e nei paesi in pre-adesione”.

L’evento, voluto dall’Autorità di gestione del Programma Ipa adriatic cross-border cooperation Paola Di Salvatore, ha approfondito i temi più rilevanti per la politica di coesione europea e per il conseguimento degli obiettivi che il commissario europeo Günther Oettinger impone a tutti gli Stati membri.

Il dibattito, di grande livello tecnico, vuole coniugare i risultati progettuali di Coesione Territoriale europea, conseguiti dal programma IPA Adriatic CBC, con ben 104 progetti che hanno visto il coinvolgimento di 893 beneficiari e 191 associati aventi sede legale nei territori di eleggibilità degli 8 Stati partecipanti, con le complesse funzioni amministrative e finanziarie nella gestione dei fondi europei, affrontando il delicato tema delle misure ed azioni amministrative, finanziarie e tecniche preventive delle irregolarità e frodi nell’utilizzo dei fondi Ue a tutela del bilancio dell’Ue, del bilancio dello Stato italiano e del bilancio delle Regioni.

Dopo i saluti istituzionali, si è entrati nel vivo del dibattito con gli interventi della sottosegretaria di Stato con delega alla Giustizia Federica Chiavaroli, dell’Autorità di Gestione del Programma IPA Adriatic, avv. Paola Di Salvatore, Dirigente del Servizio della Cooperazione Territoriale IPA della Regione Abruzzo, del Presidente della Corte dei Conti Sez. Affari Comunitari ed Internazionali, Dr. Ermanno Granelli, del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Chieti, Dr. Francesco Testa, del Comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell’Unione europea presso la presidenza del Consiglio dei ministri Francesco Attardi, e del Dirigente dell’Ufficio VIII dell’Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con l’Unione Europea del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF-Igrue), Dr. Saverio Romano. La testimonianza dello Stato Albanese, rappresentata dalla Vice Presidente della Regione di Tirana, Bora Panajoti, sarà un contributo nella prospettiva diretta e concreta di un dialogo teso ad un corretto utilizzo dei fondi europei anche nei Paesi in pre-adesione, con una analisi correlata del sistema processuale dello Stato italiano e delle azioni di contrasto a fenomeni corruttivi, di frodi e di irregolarità.

L’elevato profilo degli interventi e la capitale importanza nel corretto utilizzo di fondi europei assicurano l’indubbio alto livello scientifico, tecnico ed operativo del dibattito, nonché la rilevanza di prospettive giuridiche, amministrativo-finanziarie ed anche processuali non solo in Unione Europea, ma ancor più in Paesi in pre-adesione, alla luce della recente Direttiva (EU) 2017/1371 sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea (nota agli addetti ai lavori come Direttiva PIF) e del recente Regolamento (EU) 2017/1939 istitutivo dell’Ufficio del Procuratore Europeo (EPPO). Nel ruolo di titolarità svolto dall’Italia in UE in questo ambito, si intende capitalizzare le best practices del Programma IPA Adriatic nel complesso percorso svolto dall’Autorità di Gestione, avv. Paola Di Salvatore, in azioni e misure preventive e di contrasto a frodi e irregolarità in tutti i Paesi partecipanti al Programma.

Il Dibattito si pone in ideale continuità scientifica con l’Evento finale del Programma IPA Adriatic CBC, svoltosi lo scorso 4 dicembre a L’Aquila, all’autorevole presenza del Presidente del Parlamento Europeo On. Antonio Tajani, del Vice Presidente del Parlamento Europeo On. David Sassoli, del Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C.A. Giorgio Toschi, con la significativa partecipazione di tutti i rappresentanti degli 8 Stati del Programma e delle più alte istituzioni giurisdizionali e contabili dell’Unione Europea (Corte di Giustizia, Corte dei Conti Europea), nonché del Colaf e della Corte dei Conti italiana.

IL SERVIZIO DEL TG8:

 

Breve sintesi sul Programma IPA ADRIATIC CBC 2007-2013: 

IPA (Instrument for Pre-Accession Assistance) CBC (Cross-Border Cooperation), strumento di assistenza per i Paesi candidati o potenziali candidati all’adesione alla UE, è un Programma di Cooperazione Territoriale Europea (CTE) transfrontaliero della Commissione Europea – DG Regio, rivolto al conseguimento dell’acquis communitaire nell’area adriatica per permettere l’adesione all’UE, degli Stati dell’area balcanica, scenario della drammatica e violenta guerra dei Balcani. Programma diretto a creare e costituire un dialogo tra ben 8 Stati che, sebbene affacciati sullo stesso mare Adriatico hanno diversità ordinamentali, politiche e socio-economiche ancor oggi molto profonde.

Al Programma IPA Adriatic CBC partecipano otto Stati di cui quattro in UE (Italia, Grecia, Slovenia, la Croazia dal 2013) e i Paesi candidati o potenziali candidati (Albania, Bosnia-Herzegovina, Montenegro). La Serbia partecipa al Programma in phasing-out.

Dal 13 marzo 2013 l’incarico di Autorità di Gestione del Programma IPA Adriatic CBC è stato affidato all’Avv. Paola Di Salvatore, Dirigente nel ruolo della Regione Abruzzo, titolare del Servizio della Cooperazione territoriale IPA e dal 2017 del Servizio Europrogettazione, superando la gravissima situazione creatasi a seguito delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Programma nel gennaio 2012.

Il Programma IPA Adriatic ha subito una dolorosa sospensione con Decisione della Commissione Europea, revocata grazie al complesso, difficile e tenace lavoro dell’Autorità di Gestione Avv. Paola Di Salvatore, neo insediata, che, con un Action Plan trasmesso alla Commissione Europea, in rafforzamento del principio di affidabilità tra gli Stati membri e le Istituzioni europee, rilevando gravi irregolarità imputabili in via diretta alle annualità 2009-2010-2011-2012, è riuscita a far revocare la sospensione. Questo complesso lavoro tecnico-amministrativo ha ricevuto una nota formale di apprezzamento dalla stessa Commissaria Europea Corina Cretu, con la successiva Decisione del febbraio 2016 di sblocco dei fondi. Ma ancor più ha contribuito a creare un clima di dialogo per lo sviluppo progettuale innovativo con i territori dei Balcani, monitorando in una complessa analisi finanziaria, l’intera attuazione progettuale di circa 244.000.000,00 €. A corollario delle attività, nella fase finale del Programma, ben tre Protocolli di intesa a titolo gratuito, sono stati siglati nell’area balcanica a Mostar ed a Tirana, creando il primo polo di formazione sulla Politica di coesione Europea.

Il Programma IPA Adriatic CBC è il più importante strumento di Cooperazione Territoriale dell’area Adriatico-Ionica, con un budget di circa 244 milioni di euro, ha finanziato ben 104 progetti con il coinvolgimento del rilevante numero di 893 beneficiari e 191 associati aventi sede legale nei territori di eleggibilità degli 8 Stati partecipanti.

Tra i 104 progetti, rivestono particolare rilevanza gli 11 nuovi progetti finanziati nel 2016 con l’innovativa “Targeted call on Eusair”, fortemente voluta dall’Autorità di Gestione quale prima concreta attuazione del Piano di azione tecnica dell’EUSAIR, che rappresenta la Strategia adottata dalla Commissione Europea per l’area Adriatico-Ionica. Il rilevante valore aggiunto apportato dal bando riguarda la capitalizzazione dei risultati di ben 38 progetti precedentemente finanziati dal Programma IPA Adriatic, attraverso la condivisione, l’ottimizzazione e il trasferimento degli output realizzati, con l’obiettivo di rafforzare la Cooperazione Transfrontaliera coniugando, attraverso studi di fattibilità e la condivisione delle best practices, le priorità del Programma IPA Adriatic con i quattro pilastri dell’EUSAIR.

Il Programma Adriatic IPA CBC, su iniziativa dell’Autorità di Gestione ed in stretta collaborazione con il Nucleo antifrode della Guardia di Finanza presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Politiche europee, si è fatto promotore di un ciclo seminariale dal titolo “La prevenzione e il contrasto delle irregolarità e delle frodi nei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea”, che ha consentito di valorizzare e capitalizzare l’esperienza del Programma IPA Adriatic in Italia e nei Paesi partecipanti al Programma al fine della creazione di una metodologia condivisa, conforme ai Regolamenti ed alle fonti tecniche dell’Unione Europea, in materia di gestione dei fondi e nelle opportune azioni e misure amministrative e finanziarie. L’azione è stata finalizzata al rafforzamento delle funzioni di controllo di primo livello, da capitalizzare in tutti i Programmi di CTE, sia nell’arco temporale di programmazione 2014-2020, ma ancor più per la futura programmazione 2021-2027, sia negli Stati in UE che negli Stati in pre-adesione, a tutela del bilanci europeo e nazionali.

Il Programma IPA Adriatic, così come da Regolamento attuativo CE n. 718/2007, termina tutte le sue funzioni al 31.3.2018, con l’obbligo per l’Autorità di Gestione di inviare alla Commissione Europea tutti i documenti di chiusura, completando in questi giorni le fasi finanziarie, di monitoraggio sui progetti e di verifica del conseguimento degli output attesi. In tal modo sarà possibile procedere al pagamento delle fasi di spesa finale a favore di tutti i Partners, svolgendo un’ulteriore analisi amministrativa su ogni Ufficio di controllo di primo livello, nonché sulle performance amministrative e finanziarie anche in relazione al percorso di pre-adesione.