“C’è stata un’apertura, ci sono i presupposti per proseguire il percorso”, così il presidente della Commissione Sanità della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, al termine della riunione dell’organismo che ha ospitato il primo confronto tecnico tra esponenti del mondo della sanità abruzzese e Davide Vannoni, presidente della Fondazione Stamina. “E’ stato fatto un ottimo lavoro”, ha continuato la Verì che ha parlato a nome di tutti i componenti della Commissione. “Il fatto che ci siamo riuniti significa che siamo andati oltre l’esito dell’applicazione della sentenza del giudice del tribunale dell’Aquila sulla piccola Noemi. Ora abbiamo queste verifiche tra il mondo della sanità abruzzese e lo staff di Stamina”, ha spiegato ancora Verì, che ha sottolineato che “comunque ci devono essere delle priorità sulle malattie rare” ed ha rilevato inoltre che “la nostra apertura è a condizione che si approfondiscano i protocolli e si verifichi se ci sono i presupposti per metterli in atto partendo dalle cure compassionevoli”. All’incontro, in rappresentanza del mondo sanitario abruzzese, sono intervenuti il direttore del dipartimento di Ematologia della Asl di Pescara Paolo Di Bartolomeo, la responsabile dell’Istituto Cellule staminali, Tiziana Bonfini, il direttore generale della Asl di Pescara, Claudio D’Amario, il pediatra Nino Aiello, e il Antonio Famulari, direttore dell’unità operativa complessa di Trapianti d’organo dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, responsabile del Centro regionale di riferimento per i trapianti e docente di Chirurgia generale dell’Università dell’Aquila. Non ha partecipato ai lavori ,ma è stato presente nella sede del Consiglio regionale, il padre di Noemi, Andrea, che nel corso della mattinata ha incontrato il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, dichiarando “E’ stato un incontro proficuo, ci siamo relazionati, continuiamo a dare voce ai malati, che la voce non ce l’hanno, perché noi siamo i loro portavoce”. L’incontro, durato oltre due ore, è avvenuto nella sede del Consiglio regionale all’Aquila. “Non rilascio dichiarazioni – ha detto Chiodi – questo è un fatto serio, stiamo lavorando”.
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