Pescara, soffoca il figlio adottivo con il cuscino

Rolli Roseto

foto 12Un raptus improvviso, la mano del diavolo, un gesto incontrollato: non ha saputo dare altre spiegazioni il 47enne Massimo Maravalle, il tecnico informatico pescarese che questa notte poco prima dell’una ha soffocato con un cuscino il suo figlio adottivo, di origine russa, appena 5 anni, compiuti a marzo, che dormiva tranquillo nella sua cameretta. L’uomo, affetto da piscosi atipica, da 4 giorni aveva smesso di prendere i medicinali, a lanciare l’allarme la moglie avvocato: ha visto gironzolare per casa in stato confusionale il marito ed é corsa nella cameretta del bambino, ha pensato subito al peggio ed ha chiamato il 118. Al loro arrivo i sanitari non hanno potuto che constatare la morte del piccolo ed hanno chiamato la polizia. Sul posto la squadra volante diretta da Alessandro De Blasio e gli uomini della Mobile coordinati da Pierfrancesco Muriana. Maravalle, algido e tranquillo non é stato in grado in quel momento di dare spiegazioni, confesserà tutto soltanto dopo essere stato portato in Questura. Un episodio simile che avrebbe dovuto far suonare il campanello d’allarme qualche giorno fa quando il bambino che dormiva nel lettone con i genitori, é stato scosso nel sonno dal padre che temeva si sentisse male, ma il piccolo, invece, stava bene. La psicosi atipica é una patologia particolarmente complessa che porta ad ingigantire ogni forma di ansia, tuttavia Maravalle non aveva mai mostrato particolari comportamenti aggressivi. Il bambino era stato adottato nel maggio del 2012 e a questo punto ci si chiede come l’uomo abbia potuto ottenere l’idoneità per l’adozione, visti i suoi disturbi, vorra’ capirlo anche il Pm, Andrea Papalia, e gli inquirenti che faranno nei prossimi giorni delle approfondite verifiche.

Domani l’autopsia
Verrà affidato domattina dal PM Andrea Papalia l’incarico per l’autopsia. Ad eseguire l’esame autoptico sarà il medico legale Cristian D’Ovidio. Dagli accertamenti della Squadra Mobile di Pescara è emerso che già la notte precedente alla tragedia c’era stato un episodio particolare: il bambino stava dormendo nel lettone con i genitori, quando il padre ha iniziato a strattonarlo convinto che stesse male. La madre si è svegliata ed ha subito tranquillizzato il marito. 

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