La Procura di Pescara ha emesso un’ordinanza di demolizione per le opere giudicate abusive del complesso balneare “Les Paillottes”, di proprietà di Filippo Antonio De Cecco, in virtù della sentenza di condanna sancita in Cassazione e dell’ordinanza di dissequestro, decisa qualche mese fa dal Tribunale di Pescara, finalizzata alla rimozione delle stesse opere. L’ordinanza é stata notificata dalla Guardia di Finanza anche al Comune di Pescara e all’Agenzia del Demanio di Abruzzo e Molise. Nello scorso gennaio il Comune di Pescara aveva emesso due ordinanze di demolizione. Provevdimenti che De Cecco ha impugnato davanti al Tar.
COMUNICATO DELLA PROPRIETÀ DEL CAFE’ LES PAILLOTES
“Con sconcertante puntualità, all’apertura della stagione estiva, la Procura della Repubblica di Pescara ha notificato una nuova ordinanza di demolizione alla società concessionaria del Cafe Les Paillotes. La giustizia è davvero il luogo dei misteri. Mentre il Tribunale di Pescara ha avviato un procedimento per stabilire i modi e i limiti tecnici della rimozione di alcuni manufatti del Lido delle Sirene, la Procura ne ha ordinato la demolizione. C’è un Pubblico Ministero che scavalca il giudice? Sarebbe una vera anomalia!
Proprio ieri il TAR Abruzzo ha imposto uno stop al Comune di Pescara, sospendendo una analoga ingiunzione a demolire, in attesa della pronuncia del giudice penale. Forse, però, quello della procura è un atto conseguente all’iniziativa di un burocrate disattento.
A questo punto è comunque necessario fare chiarezza.
Gli interventi di ripristino ed eliminazione delle difformità (e non demolizioni) non riguardano in alcun modo il fabbricato originario storico costruito negli anni ’50 e ritenuto perfettamente legittimo dalla stessa Suprema Corte nel 2008; tali interventi, se e quando effettuati sulla base di ordinanze correttamente emesse, riguarderanno solo le opere realizzate in aggiunta al fabbricato originario, dal 2001 al 2006, che peraltro sono state realizzate con regolari permessi di costruire.
La Procura ed il Comune di Pescara continuano a concentrare le loro attenzioni sul Cafè Les Paillotes che, con un fatturato di 3 milioni di euro, muove un indotto rilevante a livello locale, e dà lavoro a 30 dipendenti in inverno ed arriva ad assumerne circa 100 nella stagione estiva, pagando retribuzioni per oltre 1 milione di €. Si colpisce così, con ostinazione, una della più importanti aziende turistiche abruzzesi, conosciuta a livello internazionale, mentre la medesima attenzione non viene riservata a diverse persistenti situazioni illegittime, rilevate nel territorio. Tutte queste vicende rappresentano un deterrente agli investimenti, da parte di qualsiasi imprenditore, a Pescara ed in Abruzzo. Investimenti assolutamente necessari per creare occupazione e per la tanto auspicata ripresa economica“.
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